Il manager del Brighton, accostato con forza al Milan con cui ci sono stati contatti indiretti, risponde chiaramente ai tifosi sul suo futuro
Il tema del nuovo allenatore del Milan continua a essere caldissimo, praticamente bollente. Anche perché il malcontento dei tifosi rossoneri è a livelli clamorosi, sia per la stagione chiusa nel peggiore dei modi facendo festeggiare la seconda stella all’Inter nel giorno del derby, sia per l’incertezza sul nuovo corso. Perché il casting e la lunga lista di nomi per la scelta del nuovo tecnico fa pensare a una grossa confusione all’interno della società. E la stessa piazza milanista ha bocciato in maniera fragorosa Julen Lopetegui, l’allenatore che sembrava più vicino. Il toto-successore di Pioli prosegue, insieme ai tantissimi nomi accostati: Fonseca, Conceicao, Van Bommel, ora anche Sarri, Thiago Motta, Conte (il preferito dai tifosi) e De Zerbi.
Su quest’ultimo vi abbiamo raccontato ieri la situazione su Calciomercato.it, ovvero una conferma dei contatti indiretti tra le parti ma senza una vera e propria trattativa. C’è una clausola rescissoria da 13 milioni, che però non rappresenterebbe un problema per i rossoneri. E in ogni caso l’aspetto economico, parlando di ingaggio, non è il primo pensiero dell’ex allenatore del Sassuolo. Che in queste ore ha lanciato un messaggio a tutti, al Brighton e a chi lo vuole, in un momento di grossa flessione della sua squadra nei risultati.
Il manager bresciano, accostato con forza al Milan in queste ore, è stato protagonista di un forum organizzato dal club stesso in cui i tifosi hanno avuto un’ora a disposizione per fargli le loro domande. Tra queste non è mancata ovviamente quella relativa al futuro: “Ci sono state tante speculazioni sul tuo futuro, quanto ha impattato sulle tue motivazioni e su quelle della squadra?”, gli ha chiesto una donna.
E lui ha risposto così: “Vuoi la verità? Non sto lavorando per la carriera, ma per svegliarmi felice la mattina. E se sarò felice in futuro a Brighton, non ci sarà una squadra che potrà portarmi via se io non voglio. Ma se io non sono felice la mattina, se non sento la motivazione di lavorare come la scorsa stagione e anche questa in corso, questo può cambiare. Perché non sarei in grado in dare il meglio di me. Se ci riesco posso spingere i giocatori a fare lo stesso, altrimenti è difficile. Non posso cambiare faccia, se non sento qualcosa di forte, che va oltre il lavoro, diventa dura”. In un periodo complicatissimo per gioco e risultati, con il futuro che pare traballare, De Zerbi manda il cosiddetto ‘avviso ai naviganti’. Accanto al mister c’era Paul Barber, amministratore delegato e vicepresidente del Brighton, che ha provato a stemperare: “Tranquilli, gli porterò cappuccino e cornetto tutte le mattine, qualsiasi cosa di cui ha bisogno”. E il manager ha risposto: “Non c’è abbastanza cappuccino”. Altro allarme. Raccolto di sicuro dal Milan.
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