Resiste van Bommel per il dopo Pioli: l’olandese è la scelta di Zlatan Ibrahimovic. In quarta fila c’è Amorim, ma c’è l’ostacolo clausola
Le informazioni in possesso di Calciomercato.it, confermano che sono in grande risalita le quotazioni di Paulo Fonseca per la panchina del Milan. L’ex tecnico della Roma è in scadenza col Lille, club ‘amico’ di quello rossonero e da cui sono arrivati feedback positivi sul portoghese. Il lavoro in Francia quest’anno parla per lui: David e compagni sono quarti in classifica, che vuol dire playoff Champions, a tre giornate dalla fine con la seconda miglior difesa del campionato. Al lavoro per Fonseca un importante intermediario italiano.
L’altro nome ‘caldo’ per il dopo Pioli rimane ovviamente Sergio Conceicao, il cui rinnovo col Porto fino al 2028 può decadere dopo che Villas Boas ha sconfitto Pinto da Costa all’elezioni presidenziali. Va però detto che il Milan attuale non ama ‘legarsi’ troppo a un solo agente, specie se si tratta di uno molto influente e quindi ingombrante, in grado insomma di ‘condizionare’ il mercato. Ed è questo il caso, visto che l’ex Lazio e Inter è assistito da Jorge Mendes. Ma Conceicao piace molto, dunque allo stato attuale è in pienissima corsa per la panchina milanista.
Il terzo nome è quello di Mark van Bommel, al Milan già sul finire della sua carriera da calciatore. Ha fatto bene all’Anversa, vincendo campionato, Supercoppa e Coppa del Belgio, ed è in sostanza la ‘scelta’ di Zlatan Ibrahimovic, del quale è stato compagno proprio in rossonero.
Al di là della suggesione De Zerbi, la quarta via è infine rappresentata da un altro straniero: Ruben Amorim, uno degli allenatori più apprezzati a livello internazionale. Ma il portoghese, proprio come il bresciano, ha una clausola nel suo contratto. La sua è di circa 15 milioni di euro.
Naturalmente in questo periodo sono stati proposti tanti allenatori. Tra i più clamorosi, ed è avvenuto di recente come scoperto da Calciomercato.it, figura Roberto Mancini.
L’ex CT vorrebbe lasciare la guida dell’Arabia Saudita, alla quale si è legato appena dopo l’addio alla Nazionale italiana con un contratto triennale da 25 milioni a stagione. È stato proposto da chi lavora da poco nel calcio italiano, ma per ragioni economiche, ambientali (ex Inter) e di età (il Milan vuole un tecnico relativamente giovane) difficilmente può prendere quota la sua candidatura.
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