Le dichiarazioni di Vincenzo Matrone in esclusiva a Calciomercato.it a margine dell’evento che ha visto Rafa Leao protagonista
Giornata di incontri a Casa Milan. Il club rossonero ha dato la possibilità a Rafa Leao di abbracciare i propri tifosi. Nella sede del Diavolo, in via Aldo Rossi, si è così tenuto un evento che ha permesso al campione portoghese di abbracciare i propri sostenitori. Grande bagno di folla con il numero dieci che si è mostrato super disponibile per più di un’ora.
Sono davvero lontani i fischi di domenica contro il Genoa. A margine del ‘Meet & Greet’, per promuovere l’ACM x RL10 capsule collection, Calciomercato.it ha così intervistato Vincenzo Matrone.
Con il collega non si poteva non parlare di Rafa Leao: “Sono convinto che il calcio si gioca in undici e inevitabilmente il rendimento degli altri condiziona l’undicesimo. Possiamo dire che Leao delle volte non ha aiutato il Milan, ma allo stesso tempo il Milan non ha aiutato lui. Se fossimo tifosi del Psg, oggi avremmo detto ‘ma come, uno che guadagna 35 milioni come Mbappe non ci fa passare il turno? Tutto il Borussia insieme guadagna solo il doppio del talento francese, che non è riuscito a portare in finale la sua squadra. Noi delle volte chiediamo a Leao qualcosa in più… E’ vero che può fare di più e gli va insegnato a giocare senza palla in un’altra posizione. Lui è troppo comodo in quella sua mattonella, ma è un fuoriclasse. Se perdi Leao non so se riuscirai a prendere mai un altro fuoriclasse. Il Milan di domani non può non ripartire da lui. I fuoriclasse sono pochi, sono coloro che vanno fuori dagli schemi e che ti fanno vincere la partita con le loro giocata, questo è Rafa Leao”.
Milan, post Pioli: “Tra gli stranieri in vantaggio Fonseca, tra gli italiani c’è De Zerbi”
Si affronta il tema mister. Una nuova guida potrà certamente dare una mano a Leao a fare quel passo in avanti che gli viene richiesto per essere sempre sempre decisivo
Il nuovo allenatore sarà, dunque, importante, ma conterà anche chi gli sta accanto: “Leao deve migliorare, ma conta anche chi lo fa migliorare. Si parla sempre del mister, ma ci vuole uno staff adeguato per dei campioni. C’è qualcuno che può dire a Leao “ora ci fermiamo insieme per migliorare?”. E’ qui la pecca degli allenatori, non migliorano lo staff che devono pagare loro. Sono un po’ tirchi (sorride, ndr.), vi dico un aneddoto: in pochi sanno che lo staff della Nazionale lo paga la federazione, mentre nelle squadre lo paga il mister. Secondo voi perché Mancini aveva De Rossi, Vialli, Evani, Salsano e Allegri Landucci? Per me che ben venga un allenatore con un grande staff atletico e medico e tutto andrà bene”.
Il punto sul nuovo allenatore – “Per quello che so io, tra gli stranieri è avvantaggiato Fonseca e tra gli italiani De Zerbi a patto che si trovi un accordo per la clausola. A me piace proprio De Zerbi che andrebbe però aiutato, magari con un Ibrahimovic più sul campo”.
Si affronta poi il tema del centravanti, che andrà ad affiancare Leao e Pulisic: “Serve una punta come Giroud ma con dieci anni meno – prosegue Matrone -. Zirkzee o Sesko? Mi piace più quest’ultimo come tipo di gioco, l’olandese piace a chi è innamorato del calcio. Lo sloveno è più prima punta, lo vedo più Giroud. Serve però un centrocampo che faccia filtro. Ecco, van Bommel lo prenderei per metterlo davanti la difesa più che per allenare (ride, ndr.).”