Pesante stoccata dopo la semifinale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Borussia Dortmund
Nel mirino un allenatore ‘visionario’: l’ex Lazio elogia Edin Terzic, l’allenatore del Borussia Dortmund arrivato in finale di Champions League.
Il Borussia Dortmund è la prima finalista dell’edizione 2023/2024 della Champions League. La formazione giallonera il prossimo 1 giugno affronterà la vincente tra Real Madrid e Bayern Monaco, con la possibilità di vincere – a sorpresa – l’ambita e massima competizione europea.
Un percorso sorprendente quello del Borussia Dortmund, come evidenziato anche dall’ex attaccante di Lazio, Milan e West Ham, Paolo Di Canio, il quale a margine della partita tra Paris Saint-Germain e Borussia Dortmund, dagli studi di Sky Sport, ha elogiato il lavoro di Edin Terzic, giovane e talentuoso allenatore tedesco di origini bosniache, sulla panchina del Dortmund dal 2020, dopo ave ricoperto i ruoli di collaboratore tecnico e allenatore in seconda.
Champions League, l’attacco di Di Canio a un allenatore
“Non voglio fare polemica, ma vi prego, parliamo di allenatori visionari che fanno dei campionati normali e sono dodicesimi in classifica” ha dichiarato Paolo Di Canio, soffermandosi poi su “questo ragazzo” riferendosi a Terzic “che porta il Borussia Dortmund in finale di Champions League”.
Quella giallonera è una formazione “che non ci saremmo mai aspettati” come finalista di Champions League, “con calciatori offensivi come Sancho, Brandt, Adeyemi, Fullkrug e il terzino sinistro (Maatsen, ndr) che è un centrocampista”. Insomma, l’idea di Paolo Di Canio è chiara: “Guardiamo questo signore se vogliamo crescere”. Nessun nome, ma un possibile riferimento a Roberto De Zerbi, allenatore italiano che dal settembre del 2022 siede sulla panchina del Brighton, formazione portata in Europa League ma attualmente occupa l’undicesimo posto in classifica nel campionato di Premier League, con 47 punti all’attivo e il sogno europeo già infranto dopo appena una stagione e la pesante eliminazione contro la Roma di Daniele De Rossi.