Attenzioni puntate sulla difesa del Milan. I segnali arrivano da Stefano Pioli: Gabbia sempre più leader, Calabria perde terreno
In casa Milan si parla tanto di attaccante e di nuovo allenatore, tralasciando spesso che il vero grande problema in questa stagione è stato il reparto difensivo.
Per via dei tanti infortuni, Stefano Pioli ha faticato a trovare i giusti equilibri e i gol incassati sono stati sempre tantissimi. Una squadra che ha l’ottava difesa del campionato con ben 42 gol subiti (l’Inter ne ha presi solamente 19) non può certo fare tanta strada.
Queste ultime partite così serviranno anche per capire davvero da chi si può ripartire. Oggi i dubbi sono tanti, ma c’è sempre più un’assoluta certezza ed è Matteo Gabbia.
Il centrale italiano da quando è tornato dalla Spagna ha sbagliato pochissime partite, non mollando mai. La cura Albiol è servita e il Milan si sta godendo un nuovo rinforzo. Il classe 1999 non ha mai abbassato l’asticella, contrariamente a quanto fatto dai compagni e non è un caso se ha mantenuto la titolarità anche con i rientri di Tomori e Thiaw.
Il Milan certamente ripartirà da Matteo Gabbia destinato a diventare un leader dentro, ma anche fuori dal campo. Il difensore è infatti apprezzato dalle parti di via Aldo Rossi anche per la sua personalità mostrata davanti le telecamere.
Il rinnovo del contratto, che attualmente scade nel 2026, appare davvero solo una formalità. Il Milan, come appreso da Calciomercato.it, è intenzionato a premiare la sua crescita con un nuovo accordo, di almeno altre due stagioni a più del doppio (oggi guadagna 800mila euro più bonus). Gabbia – lo ricordiamo – arriva dal vivaio rossonero, un aspetto da non sottovalutare per le liste. Anche perché non è da escludere un addio di un altro calciatore nato nel Milan.
Stiamo chiaramente parlando di Davide Calabria. Il capitano ha un accordo fino al 30 giugno 2025 a 2,2 milioni di euro netti a stagione. Oggi la firma sul rinnovo non è ancora arrivata e il Milan non ha alcuna intenzione di mettere sul piatto un contratto più ricco. Se il terzino non dovesse dire sì, le strade potrebbero anche separarsi.
Il reparto difensivo è dunque sotto osservazione e nessuno è certo di rimanere. Le scelte di Pioli contro il Cagliari non possono non essere un segnale.
Difficile immaginare una partenza di Kalulu, dopo aver saltato una stagione per infortunio, ma Thiaw e Tomori potrebbero salutare se qualcuno dovesse presentarsi con un assegno superiore ai 30 milioni di euro e poi c’è chiaramente Theo Hernandez, che senza rinnovo (il giocatore sarebbe felice di restare a Milano, ma serve un nuovo contratto da almeno 7 milioni netti a stagione) può far le valigie difronte ad offerte irrinunciabili da 80-90 milioni.
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