Andrea Carnevale è intervenuto in una lunga intervista a TvPlay nella quale ha spaziato su diversi argomenti. Da un giovanissimo Haaland a Zielinski e Sanchez
Parte da Udine il racconto di ‘On the Road’ rubrica di TvPlay pronta a raccontare storie, aneddoti e retroscena sui campi di Serie A. Il focus è sull’Udinese, compagine impelagata in piena lotta per non retrocedere e che ha affidato nelle scorse settimane la guida tecnica a Fabio Cannavaro.
TvPlay ha intanto fatto una lunga chiacchierata con Andrea Carnevale, glorioso ex attaccante che ha avuto modo di vivere anche l’epoca vittoriosa di Diego Armando Maradona in quel di Napoli. Nella lunga chiacchierata Carnevale, che attualmente è Responsabile Scouting dell’Udinese Calcio, ha raccontato anche alcuni retroscena riguardanti il calciomercato, con particolare riferimento al nome di Erling Haaland: “Lo avevo visto quando aveva quindici anni in Norvegia e già costava qualche milione. Aveva un grande potenziale. Aveva forza, talento. Poi ha iniziato a fare tanti goal. Lo abbiamo trattato, ma il prezzo cresceva troppo e ci siamo arresi”.
Nulla da fare per Haaland in bianconero, mentre su Handanovic: “Aveva problemi fisici, ma alla fine è stato tutto risolto. Ho dovuto insistere per farlo prendere. Fu una grande soddisfazione. Lo vidi con la Slovenia: non fece neanche una parata e prese tre goal, ma si muoveva bene e sembrava sicuro”.
Udinese, i retroscena di Carnevale: da Sanchez a Fernandes, Zielinski e Richarlison
Detto di Scamacca e Lucca come attaccanti promettenti per la nazionale, Carnevale ha proseguito sul suo lavoro di scouting: “La filosofia del club è scovare il talento e lanciarlo. Pozzo segue questa linea da quasi trent’anni. Gestisco trenta osservatori in tutto il mondo”.
Carnevale ha quindi fatto i nomi di svariati talenti: “Così trovo giocatori non ancora affermati che poi sono diventati grandissimi. Alexis Sanchez, Cuadrado, Muriel, Benatia, Bruno Fernandes, che giocava a Novara, Zielinski. Quando giocavo ancora a calcio, a Pozzo gli feci prendere Margiotta e De Sanctis. E anche Oliver Bierhoff, dopo che lo vidi nell’Ascoli”.
Infine il responsabile scouting ha svelato: “Abbiamo bruciato un calciatore che oggi gioca nel Tottenham e si chiama Richarlison. La prima volta non mi aveva colpito sotto l’aspetto tecnico ma solo fisicamente. Inizialmente l’ho bocciato, poi rivedendolo lo abbiamo preso”.