Ciò che è successo in campo ha gravi ripercussioni per i protagonisti coinvolti: dovranno scontare in tutto oltre dodici anni di squalifica
A volte il calcio riesce a regalare sentimenti positivi e a essere un veicolo eccezionale di valori che fanno da guida anche fuori dal terreno di gioco. Altre volte purtroppo si verificano degli episodi da cancellare e rinnegare, per cui devono essere inflitte le giuste punizioni.
Quello che è successo nei playout di Seconda Categoria girone C di Parma fa proprio parte di un match che di gioia o etico ha avuto veramente poco per ciò che è successo e, di sicuro, non ha fatto onore ai protagonisti della vicenda. La partita era decisiva e ciò ha aumentato il carico emotivo sui protagonisti, ma non può giustificare quanto avvenuto e che rimarrà nella storia.
Ma andiamo con ordine. Si fronteggiavano Montanara Calcio Ducale 61 e Fraore, ma alla fine la prima delle due squadre è rimasta decimata, a causa dei “gravi accadimenti riguardanti le tre aggressioni subite dall’Arbitro e che hanno determinato la sospensione della gara al 41esimo del secondo tempo”.
Seconda Categoria, i playout terminano con un fiume di squalifiche
Gran parte del Montanara si è scagliata contro l’arbitro non facendo neppure finire l’incontro. Il risultato è un totale di oltre dodici anni di squalifica, se le si somma tutte, inflitte al club.
In particolare, tre calciatori hanno avuto uno stop fino al 30 giugno 2028, più di 4 anni senza poter giocare a calcio. Coinvolti anche un dirigente e un allenatore, che sono stati fermati rispettivamente per otto e quattro gare, e altri tre calciatori, che si sono visti attribuire uno stop di 6, 4 e una gara. Insomma, un vero e proprio far west di cui il Montanara pagherà le conseguenze.
Infatti, vista la sospensione e il comportamento in campo, la società dovrà pagare mille euro di multa e la partita gli è stata data persa a tavolino con il punteggio di 3-0.