Stagione difficile per la Juventus, in crisi di risultati nel girone di ritorno in campionato: non solo Allegri e la squadra, anche il club bersaglio delle critiche
Giorni decisivi per la stagione della Juventus, che domenica può staccare il pass per la qualificazione alla prossima Champions League.
Una vittoria con la cenerentola Salernitana, infatti, darebbe il pass matematico alla squadra di Allegri per la massima competizione europea prima di giocarsi a Roma la prossima settimana la Coppa Italia nella finale dell’Olimpico contro l’Atalanta. Una stagione però tutt’altro che esaltante per i bianconeri, crollati nella seconda parte di campionato e alle prese con la delicata scelta in panchina vista la posizione sempre più traballante di Allegri. Sulla delicata situazione alla Continassa è intervenuto Mario Mattioli: “Da quando è finito il sogno di dare fastidio all’Inter per lo scudetto, si è rotto il giocattolo. Non solo a livello di classifica e risultati, ma all’interno dello spogliatoio – sottolinea il giornalista sulle frequenze di ‘Radio Radio’ – Dobbiamo mettere in conto inoltre che la Juventus non ha una società e non me ne voglia il presidente Ferrero, che è una persona degnissima e un ottimo professionista. Mi riferisco al fatto che la Juve non ha una piramide classica e tipica che deve avere una squadra di calcio. Per cui è un momento di assoluta difficoltà, dove stanno influendo anche le problematiche economiche degli ultimi mesi che il club deve risolvere”.
Adesso l’obiettivo è terminare l’annata nel migliore dei modi, cercando dopo l’accesso in Champions di riconquistare un trofeo nella finale di Coppa Italia al cospetto della pericolosissima Atalanta.
Mattioli prosegue nella sua analisi: “Adesso i giocatori della Juventus e Allegri devono stringere i denti, pensare solo al campo e a chiudere al meglio questa stagione. La delusione è palese nell’ambiente bianconero, ma non tanto per il gioco quando per l’impegno che non si è visto negli ultimi mesi e che ad esempio abbiamo ammirato ieri dalla Roma. Questa è sempre stata una delle caratteristiche principali della Juve, quella di non mollare mai e che sta mancando. Alcuni giocatori non sono da Juventus, altri hanno tirato i remi in barca e questo non è da assolutamente da Juve: punto”.
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