La partita potrebbe essere decisa dal giudice sportivo: decisivo si rivelerà il referto arbitrale con la possibile sconfitta a tavolino
C’è aria di attesa per la decisione del giudice sportivo che potrebbe infliggere la sconfitta a tavolino e decidere così extra-campo il risultato dell’importante match.
La finale Playoff del Girone D di Promozione Campania tra Virtus Stabia e Campagna non è stata terminata: l’arbitro è stato costretto a sospendere il match per venire meno dei requisiti minimi di sicurezza per la disputa dell’incontro. Tutto è accaduto nel corso del secondo tempo supplementare quando la squadra ospite ha trovato il gol del vantaggio su punizione.
Una rete che avrebbe potuto essere decisiva, da qui l’esultanza di tutta la squadra salernitana. I calciatori del Campagna, infatti, sono corsi sotto allo spicchio di tribuna che ospitava i propri sostenitori e si sono anche arrampicati sui cancelli che separavano gli spalti dal terreno di gioco. Una parte del cancello però non ha retto il peso dei giocatori ed è così crollato.
Vista l’impossibilità di riparare il danno, l’arbitro ha deciso di interrompere il match ed ora toccherà al giudice sportivo emettere il verdetto sulla partita. Tutto dipenderà da cosa è scritto nel referto con le opzioni di completare la partita dal minuto in cui è stata sospesa, assegnare la sconfitta a tavolino o decidere per la ripetizione completa del match tutte possibili.
Una situazione di stallo nella quale è intervenuta la stessa Virtus Stabia che ha annunciato di aver presentato reclamo e dichiarandosi “vittima di quanto avvenuto e totalmente estranea alla dinamica”. La società ha rimarcato gli sforzi fatti per “per rendere lo stadio comunale di Casola di Napoli un campo federale, accogliente e sicuro” e espresso fiducia nelle decisioni della giustizia.
Dall’altro versante, il Campagna ha voluto sminuire l’episodio affermando che “non è stato realizzato né con violenza, né con premeditazione, né con l’intento di danneggiare e/o depauperare l’impianto sportivo stabiese” e ha enfatizzato “il comportamento collaborativo tenuto dai sostenitori” e dai dirigenti. Infine, la società smentisce il ferimento di un tifoso e annuncia la volontà di ricorrere “in tutte le sedi di diritto sportivo e non, affinché sia salvaguardato il merito sportivo fino ad oggi maturato e che non vi sia nessun tipo di strumentalizzazione di quanto accidentalmente accaduto”.
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