Le dichiarazioni di Demetrio Albertini al Premio Maestrelli. L’ex centrocampista parla di Milan e delle italiane in coppa
A margine del Premio Maestrelli, in corso al teatro comunale Gabriele D’Annunzio di Latina, Demetrio Albertini è intervenuto ai microfoni di TvPlay, Demetrio Albertini.
Tanti gli argomenti trattati dall’ex centrocampista, a partire dalle competizioni europee, che vedrà due squadre italiane in finale: “L’anno scorso l’Italia ha dimostrato di poter competere a livello internazionale, è andata bene. In Champions League sono uscite troppo presto le nostre squadre, ma stanno tutte dimostrando il proprio valore a livello internazionale, confrontandosi con altre realtà molto importanti. Guardate l’Atalanta cosa ha fatto per arrivare a questa finale.
È sfavorita col Bayer? Pensiamo che il Bayer ha vinto campionato e quindi è migliore di quelle che sono arrivate in finale di Champions League. L’Atalanta devo dire che sta dimostrando di essere in una condizione psicofisica incredibile, quindi non bisogna limitare gli obiettivi”.
Si passa poi a parlare del Milan. La sua ex squadra eliminata in Europa League dalla Roma: “È la bellezza del calcio, che tante volte i pronostici vengono ribaltati, la Roma ha meritato sul campo di passare il turno, ha giocato nelle due partite meglio del Milan e ha meritato il passaggio del turno, ha dimostrato anche con il Bayer di poter tenere botta a una delle favorite”.
Che effetto le fa il clima che si è respirato in questa settimana a San Siro con gli striscioni dei tifosi? “Come tutte le cose, tante volte la chiarezza di quello che si aspetta il tifoso è quello. In questi anni i tifosi sono stati molto vicini a tutto l’ambiente Milan, quindi alla società, la squadra e tutto. Quest’anno oggettivamente c’è stato magari un calo anche di rendimento che alla fine come sempre sfocia nella contestazione o un malumore. Spetterà alla società che ha tutti i buoni propositi per poter pensare a pianificare il futuro, l’incertezza tante volte non è mai quello che vuole il tifoso ma vorrebbe poter ambire a giocarsi almeno lo scudetto.”
Giusto voltare pagina rispetto a Pioli o c’è un po’ di ingratitudine nei suoi confronti? “Non dipende da noi ma dalla società e da quali sono i loro obiettivi futuri. Il mister ha dimostrato in questi anni di arrivare sempre gli obiettivi, poi dopo il lavoro della società deve essere quello di valutare la sinergia tra il presente, il passato ma soprattutto anche il futuro”.
“Io non parlerei tanto di ingratitudine – prosegue Albertini -, io penso che Pioli abbia fatto un grandissimo lavoro in questi anni, va riconosciuto perché non ha mai avuto la squadra più forte del campionato però in questi ultimi anni ha raggiunto sempre la Champions League e ha vinto anche lo scudetto.
Quindi chi al suo posto? I tifosi vogliono Conte: “Crescere insieme con gli acquisti giusti può essere una strada. Se uno prende un allenatore importante poi dopo deve dimostrare anche con gli acquisti di poter ambire subito a vincere lo scudetto”.
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