Retrocessione a tavolino: è arrivato il verdetto UFFICIALE

Retrocessione a tavolino dopo la decisione del giudice sportivo: il club paga a caro prezzo il comportamento del proprio calciatore

Sconfitta a tavolino e anche retrocessione. È una mazzata la decisione del giudice sportivo dopo quanto accaduto sul terreno di gioco nel match decisivo per la salvezza.

Sconfitta e retrocessione a tavolino
Figc (LaPresse) – Calciomercato.it

Il campionato di Prima Categoria, Girone D della Campania, è deciso a tavolino, almeno per quel che riguarda la lotta per non retrocedere. Nello spareggio tra Bonito e Orsara di Puglia il giudice sportivo ha deciso di assegnare la vittoria a tavolino ai padroni di casa e far retrocedere di conseguenza gli ospiti.

Tutto questo come conseguenza di quanto accaduto a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari con il punteggio sul 2-2. L’arbitro assegna un calcio di rigore ai padroni di casa, facendo infuriare gli ospiti. La reazione dei calciatori dell’Orsara di Puglia è veemente: l’arbitro viene accerchiato e sospende il match momentaneamente nel tentativo di far placare gli animi.

La sospensione però non calma i giocatori dell’Orsara con il portiere che aggredisce il direttore di gara colpendolo con un pugno al volto e un calcio sul fianco sinistro, come riportato nel comunicato del giudice, provocandogli “evidente rossore e forte dolore che gli causava difficoltà nella respirazione”.

Prima Categoria, retrocessione a tavolino: la decisione del giudice sportivo

In seguito a questo avvenimento, l’arbitro ha sospeso definitivamente l’incontro e lasciata la decisione al giudice sportivo.

Prima Categoria: retrocessione a tavolino
Italia (LaPresse) – Calciomercato.it

Quest’ultimo ha emesso la sentenza con la squalifica di quattro anni per il calciatore che si è macchiato di questo gesto, lo stop fino ad ottobre per un suo compagno di squadra per aver strattonato e spintonato l’arbitro. Infine, sconfitta a tavolino per l’Orsara che quindi retrocede ufficialmente.

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