Oltre al CT azzurro, ha parlato anche Gravina alla presentazione del nuovo canale ufficiale della Federazione
Nella cornice suggestiva della Lanterna di Fuksas a Roma, affacciato su via del Corso, la Federcalcio ha lanciato e presentato in grande stile il suo canale ufficiale, la sua piattaforma digitale ‘Vivo Azzurro TV’. Tra i presenti ovviamente il presidente Figc Gabriele Gravina, atteso poi in Consiglio Federale, e il ct Luciano Spalletti, oltre alle leggende della Nazionale come Gigi Di Biagio, Bernardo Corradi e Marco Tardelli, e il ct della Nazionale femminile Andrea Soncin. Tutto a praticamente un mese dall’esordio all’Europeo dell’Italia, il 15 giugno contro l’Albania.
Ad aprire la presentazione, condotta e moderata da Pierluigi Pardo insieme a Barbara Cirillo, il presidente Gravina: È un giorno storico, visto che la Federazione presenta la sua piattaforma digitale. “Il calcio come non l’avete mai visto” riassume la multidimensionalità di questo canale, nel raccontare e nel saper emozionare. Ci sono state tante novità, prima era riforma ora ad esempio va di moda ‘autonomia’. La Federazione non vuole mai rinunciare al suo impulso di modifica e innovazione. Lo abbiamo fatto a marzo sul piano economico, ora sul piano della comunicazione trasformando una Media Factory in Media Company. Ci piace l’idea che la Federazione lanci un progetto del genere per rendere note altre cose, in un calcio in cui si parla solo di debiti, rigori non dati, risultati. Invece c’è anche altro”.
Sul palco è poi salito Marco Tardelli: Ha cominciato a rimettere delle regole che prima c’erano e ora si sono perse. Sono davvero contento che ci sia Spalletti in panchina”. Qualche minuto prima aveva espresso le sue sensazioni anche ai nostri microfoni: È una Nazionale costruita bene, l’allenatore bravo ce l’abbiamo e può fare bene in vista del Mondiale e non solo dell’Europeo. Scamacca sta facendo cose straordinarie, evidentemente quando Spalletti l’ha fatto riposare ha pensato che forse era il caso di darsi da fare. Il valore aggiunto per l’Europeo? Proprio Scamacca. Se va bene lui va bene tutto. E dei centrocampisti io punto sempre su Barella perché è l’uomo più importante”.
Soncin: “I club stanno investendo molto, si avvicinano agli appassionati, siamo in ritardo rispetto alle altre nazionali ma stiamo crescendo. Far parte di Vivo Azzurro TV è un premio per tutti, abbiamo delle responsabilità ma un obiettivo grande come Euro 2025 che può essere un traino ancora maggiore per il nostro percorso”.
E infine è toccato a Luciano Spalletti: “Sono stato molto fortunato a fare questo lavoro qui e felice. Vittoria e sconfitta sono il rovescio della stessa medaglia. Ti creano le situazioni che ti fanno essere te stesso, ti esalti e ti deprimi, ma ci vuole equilibrio. Io non vedo l’ora di condividere con gli italiani questa passione per questa maglia. Le emozioni saranno bellissime e quello poi è un risultato importante. Per me sarà fondamentale quando torneremo e la gente ci dirà ‘siamo orgogliosi di voi’. Questa è la cosa più grande a cui ambire, oltre il risultato. Il pallone traccia delle linee sue che condizionano il tuo destino, la tua storia. Tardelli quella palla l’aveva stoppata male, lo hai detto tu ma lo abbiamo visto anche noi (ride, ndr). Poi però con quel passettino si è coordinato e con quel motore infinito”.
Il senso di responsabilità può stimolare? “Io ho rincorso tutta la vita questa vittoria dello scudetto, quando sono arrivato io ho visto che non è niente. Se mi chiedete che forma ha la coppa che ho tenuto in mano non so dirlo. Ma se fossi un pittore saprei dipingere le facce di tutti i napoletani che ho incontrato in quella festa. C’è bisogno di italianità e noi dobbiamo essere all’altezza della situazione. E questo traspare dai comportamenti. La maglia della Nazionale si veste per 24 ore, anzi 26 con due ore di straordinario, non solo per le 2 ore della partita”.
“Noi non abbiamo ancora creato uno stile nuovo, siamo rimasti alla tradizione, come invece ha fatto con la tecnologia Vivo Azzurro. La storia è un piede nel passato che vogliamo mantenere ma allo stesso tempo nel confronto europeo dobbiamo ancora fare passi in avanti, facendo i complimenti alle nostre squadre che sono al massimo livello nelle competizioni europee, giocando anche bene”.
Come sta vivendo i momenti delle scelte per i convocati? “Io mi chiudo a casa mia e provo a organizzare minuto dopo minuto il tempo che passerò lì. Abbiamo la finestra aperta sui nostri sportivi e la passione che genera il calcio. Dobbiamo tenere conto di queste cose, non devono avere la sensazione di avere a che fare con dei bambini viziati, ma con dei professionisti di quelli serissimi perché c’è tanta roba dietro che spinge in questa direzione. Poi sono lì a cercare di perfezionare questa convocazione, per il 70-80% è fatta, l’altro 20 è la finestra aperta pronta ad abbracciare chi vuole farci vedere di volerci abbracciare, e per far uscire chi invece ci fa capire che la Nazionale è il suo giochino personale. Vanno fatti i compimenti al Bologna, all’Atalanta e all’Inter, poi c’è anche qualche situazione che non vorremmo per qualche squadre che non rispecchia il valore dell’allenatore”, ha concluso il CT.
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