Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa dopo la bruciante sconfitta in finale con la Juve all’Olimpico
A distanza di tre anni, Gasperini perde un’altra finale di Coppa Italia contro la Juventus dopo quella di Reggio Emilia con i bianconeri di Pirlo. A decidere all’Olimpico è il gol di Dusan Vlahovic nei primi minuti di gara, che resiste per tutto il match.
Un’Atalanta che senza dubbio è stata lontana da quella che tutti si aspettavano, sterile in attacco senza sbocchi aerei né palla a terra contro il muro juventino: “Per fortuna la nostra stagione non finisce qui. Abbiamo tante cose da fare, tre punti da conquistare in campionato in tre partite per la Champions, poi la finale di Dublino. Bello che ci siamo ancora. Non esco così deluso, dispiaciuto sì ma non deluso”.
Cosa vi portate? “Abbiamo perso De Roon ed è out ancora Kolasinac, questo è pesante. Abbiamo obiettivi e motivi che ci mettono in condizione per reagire subito. Abbiamo perso contro una squadra forte. Le occasioni che abbiamo creato erano molto buone, abbiamo sentito in questo tipo di gara l’assenza di Scamacca che è stata fondamentale. Abbiamo dato tutto, non siamo riusciti nell’episodio a raddrizzarla. Mi sembra avessimo anche la condizione giusta per recuperare. Bisogna accettare che siano partite equilibrate. Non si possono vincere 12 partite di fila decisive come stiamo giocando noi. La partita è stata equilibrata, anzi abbiamo fatto qualcosa di più. Era una finale ma stiamo giocando tutte finali. Per fortuna abbiamo altri obiettivi. Ci è mancato spunto dentro l’area. Non abbiamo avuto la velocità giusta”.
Questa trasformazione della Juve l’ha sorpresa? “La Juve è una quadra forte, Milan e Juve rispecchiano anche la classifica, ha fatto meno punti nel girone di ritorno ma vale quelle posizoni. Poi ci sono altre squadre più vicine, con noi e altre dalla Roma alla Lazio, Napoli, Bologna e Fiorentina. Hanno giocatori di fascia più alta. Per l’Atalanta questa è stata una partita equilibrata, non mi è sembrata così distante”.
Come giudica la reazione finale di Allegri? “Penso che fosse la tensione, era molto alta anche per loro. Non mi senbrava un episodio tale da reagire così, è stato fischiato un fallo che non c’era, ma con la tensione dei minuti finali, ha sbarellato un po’, a noi allenatori capita”.
Nel primo tempo ha gesticolato tantissimo. “Siamo partiti con Koopmeiners, volevamo giocare senza centravanti, con De Ketelaere e Lookman, Pasalic a non dare punti di riferimento col palleggio. Purtroppo dopo pochissimo questa cosa è saltata e ho adattato CDK e Lookman a fare la punta, ma non ne avevamo le caratteristiche. Poi è entrato Toure, è andata meglio come riferimento, ma anche lui in queste partite con pochi spazi ha difficoltà. In un altro tipo di gara avrei sentito meno l’assenza di Scamacca”.
Come si spiega la metamorfosi negativa di De Ketelaere? “Si gioca ogni tre giorni, ci sono questi alti e bassi, può avere un calo. Non si possono fare 10 partite benissimo, girando i calciatori. Mi è sembrato avesse una buona gamba. Siamo sempre stati pronti, li abbiamo rintuzzati, ci è mancato lucidità e brillantezza. Non è stata una prestazione scintillante, ma anche per merito della Juve. L’unica cosa che mi preoccupa è l’infortunio”.
Più pessimista su Kolasinac? “Io spero molto per la finale di Dublino ma non ho certezze. L’obiettivo è quello, non è cambiato niente. Siamo in una fase di dubbio”.
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