In casa Juve è arrivato finalmente un altro trofeo, ma è crollato il castello di carte: rottura totale tra Giuntoli e Allegri
La realtà è spesso un sogno, un’illusione. Quello che intendiamo come realtà, spesso, non è altro che la rappresentazione soggettiva che ne facciamo. Poi però può succedere qualcosa che, in un istante, rivela l’illusione e simultaneamente la realtà oggettiva. Come in adolescenza, quando ci si sente invincibili e immortali fino al primo infortunio, fino al primo incidente. In casa Juventus ieri sera, dopo la vittoria della Coppa Italia, la realtà si è rivelata.
Su queste pagine vi abbiamo già raccontato quello che è successo durante i festeggiamenti, con Massimiliano Allegri che puntato il dito verso Cristiano Giuntoli e gli ha detto di lasciare il campo e che non doveva prendere parte alla celebrazione del trofeo. Quel gesto con la mano ha squarciato il velo di Max, che prima ammantava tutta la rappresentazione mediatica della Juventus. I rapporti tra il tecnico livornese e il Football Director bianconero erano compromessi da mesi, la rabbia e l’insoddisfazione reciproca hanno portato a quella sceneggiata e anche alla decisione, presa mesi fa dalla società, di interrompere il rapporto al termine della stagione.
Un secondo e clamoroso indizio sulla reale situazione in casa Juventus arriva da quanto successo tra Allegri e il direttore di Tuttosport Guido Vaciago dentro all’Olimpico. L’allenatore livornese, come ha riportato lo stesso Vaciago, ha minacciato il direttore e gli ha detto: “Smettila di scrivere quello che ti dice la società, smettila di fare marchette alla società”. Un’altra dimostrazione della separazione netta e inequivocabile tra Allegri e la dirigenza bianconera: da una parte la società, dall’altra l’allenatore.
Nei prossimi giorni arriveranno gli annunci ufficiali di una separazione che si sta consumando in maniera ardente, con Allegri che si dimena e colpisce tutto e tutti con i suoi colpi di coda. Quello che accadrà però è, appunto, inevitabile. Le difficoltà viste in campo negli ultimi mesi sono figlie anche di questo clima, di una serenità che era solamente una facciata, di attestati di stima che avevano come unico scopo quello di nascondere le reali convinzioni. Chiudere definitivamente il capitolo Allegri sarà un respiro di sollievo per tutti e permetterà sia alla Juventus sia a tutto l’ambiente bianconero di aprire un nuovo ciclo dove proprietà, dirigenza e allenatore vadano tutti nella stessa direzione.
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