La Roma batte il Genoa e continua a sperare nella Champions League: sodisfatto a fine gara Daniele De Rossi
Un successo importante quello ottenuto dalla Roma sul Genoa, con il gol di Romelu Lukaku a decidere la sfida dell’Olimpico col Genoa.
C’è soddisfazione in casa Roma per la vittoria ottenuta nel posticipo domenicale della 37esima giornata del campionato di Serie A. Un successo di misura sul Genoa, con un gol di Romelu Lukaku a decidere l’ultima partita stagionale all’Olimpico e che consente alla squadra giallorossa di continuare a sperare nella qualificazione alla prossima Champions League.
“Non abbiamo trovato ampiezza di campo perché abbiamo fatto più densità centrale” ha commentato ai microfoni di Dazn il tecnico giallorosso Daniele De Rossi al termine della partita col Genoa “una squadra difficile da affrontare, era una partita tesa e tosta, questa è una cosa bella, il calcio italiano sta cambiando da questo punto di vista. Giocare in dieci e trovare il gol con la zampata del campione conferma il cuore di questo gruppo, non potevamo fare diversamente”.
Una partita decisa da Romelu Lukaku, che potrebbe salutare la Roma dopo la partita di questa sera (salterà quella di Empoli per squalifica): “Farò quello che posso per rendere migliore questa squadra, fa parte dei compiti dell’allenatore. Ci sono dei paletti da rispettare, ancora non ne abbiamo parlato, ma sicuramente cercheremo di rendere la Roma una squadra da qualche posizionamento più alto”.
Secondo De Rossi, infatti, “come valori la Roma deve provare ad arrivare tra le prime quattro, sotto di noi ci sono squadre forti come Lazio, Napoli e Fiorentina”. Il tecnico delinea gli obiettivi: “Dobbiamo tornare ai livelli storici della Roma, non credo ci siano tante squadre più forte di noi, chiaramente dipende da tanti fattori”.
Ora la testa passerà anche al mercato: “Di nomi ne ho mille, questo lavoro è tremendo perché mi chiamano duemila procuratori al giorno, mi guardo intorno ma c’è tanto da fare. Un po’ di scouting l’ho fatto, ci confronteremo col nuovo direttore sportivo. Ho bene in mente le caratteristiche dei giocatori di cui ha bisogno questa squadra, poi capiremo come incastrarli nella rosa. Questa è una rosa forte, ha pochi giocatori che dribblano e che possono andare uno contro uno sulle fasce. Ricordiamo la fatica fatta con Frimpong, bisogna aggiungere una caratteristica che manca, poi molto dipenderà da chi resterà e chi no e dalle eventuali opportunità”. Infine, sul cambio di Dybala nel finale: “Aveva mezz’ora, ma l’ho cambiato per motivi tattici“.
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