Ciro Immobile, a margine del ‘EA7 World Legends Padel Tour’, ha parlato del futuro, di Tudor e di altri argomenti
“Siamo stati bravi a capire cosa cercava Tudor perché siamo passati da un estremo all’altro. Quando cambi un allenatore, anche così importante come Sarri, è una grande sconfitta per noi. Siamo dispiaciuti, ma evidentemente si era rotto qualcosa e bisognava cambiare. Poi, quello che è successo dopo sono cose normali che succedono. Con Tudor abbiamo avuto la scossa che ci ha fatto risollevare, peccato per la Coppa Italia, abbiamo pagato l’andata”. Parole e musica di Ciro Immobile a margine dell’evento ‘EA7 World Legends Padel Tour’ al Due Ponti Sporting Club di Roma.
Immancabili le domande sul futuro del capitano biancoceleste: “Ho ancora due anni con la Lazio, mi trovo bene, la mia famiglia si trova bene, non vedo motivo di andare via. Ovvio che dopo una stagione così ci sono tanti punti interrogativi, soprattutto da parte mia, arrivano tante critiche ma ci sta. Ho fatto sette anni eccezionali, un anno di calo ci sta, anche il cambio allenatore non mi ha aiutato. Essendo quello che ha fatto più gol e prestazioni belle negli ultimi anni l’ho pagata un po’ di più”.
Cosa ti ha ferito di più? “Il fatto che mi è stato addebitato l’aver mandato via Sarri, perché non ha toccato il Ciro calciatore, ma il Ciro uomo. Su certi temi non sono mai voluto entrare, contro Sarri che è un allenatore di primo livello, ma non lo avrei fatto con nessuno”. E, adesso, si avvicina l’Europeo: “È un obiettivo per tutti, è importante. Bisogna anche essere razionali e veritieri nelle valutazioni, dopo una stagione così non mi aspetto chissà cosa. Ma se dovesse arrivare un regalo non lo rifiuto. Non ho parlato con Spalletti. In Nazionale deve andare chi sta bene ed è più in forma in queste competizioni. Se Spalletti ritiene di aver bisogno di giocatore di esperienza e mi tiene da conto non posso rifiutare”.
Su Luis Alberto: “Non lo so, parlate con Luis. Io l’ho visto tranquillo, ha giocato e non vedo grandi preoccupazioni”. Mentre si è così espresso sull’allenatore campione d’Italia con l’Inter, Simone Inzaghi, che Immobile conosce bene: “Abbiamo parlato, gli ho fatto i complimenti per la stagione dell’Inter e la qualità espressa. Poi noi abbiamo un bel rapporto, parliamo di tutto, però non abbiamo parlato dell’Inter”. Questo, invece, pensiero sul progetto Tudor e la stagione che verrà: “Ogni stagione è diversa, probabilmente non sempre vince la squadra più forte e che ha speso di più. A volte ci sono delle favole, come il Napoli. Era anche lo stesso discorso nostro prima del Covid con la Lazio di Inzaghi. Ci sono situazioni che devi sfruttare, seguire l’onda dei risultati. Noi negli anni siamo migliorati come rosa, pensare che ieri c’eravamo io, Luis Alberto, Pedro, Lazzari, tutti titolari. Poi il campo decide. Se mi vedo nel progetto Tudor? Il vero Ciro sì, il Ciro tranquillo non ha preoccupazioni. Bisogna solo andare in ritiro, resettare, arrivare alla preparazione al massimo e fare un altro campionato di livello”.
Infine, un accenno al futuro, con le voci sull’Arabia Saudita che tornano di moda: “Ci sono stati alcuni sondaggi come è giusto, avranno sondato migliaia di giocatori, è un mercato in espansione, vogliono migliorare e crescere. Ma di concreto non c’è mai stato e la mia famiglia vuole restare qui, su questo non c’è dubbio“.
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