I Friedkin varano la nuova linea societaria sul mercato con Ghisolfi e De Rossi: che tipo di giocatori devono aspettarsi i tifosi della Roma
Sta nascendo e prendendo definitivamente forma la nuova Roma, quella post-Mourinho. I giallorossi sono ancora in corsa per un posto Champions, anche se servono delle combinazioni particolari: sesto posto della squadra di De Rossi, quinto per l’Atalanta ed Europa League conquistata dalla Dea. Non semplice. Certo la competizione europea a cui parteciperà la Roma condiziona in maniera importante le risorse a disposizione sul mercato, non la nuova linea societaria. Il binomio De Rossi-Ghisolfi ha delle caratteristiche precise, gioventù e modernità al potere. Sarà appunto Florent Ghisolfi il nuovo direttore sportivo, dopo una lunga ricerca in giro per l’Italia e l’Europa.
I Friedkin hanno voluto fortemente un profilo come il dirigente del Nizza, protagonista di due miracoli sportivi con la squadra della Costa Azzurra, ma prima ancora con il Lens. Una promozione storica in Ligue 1 con il Lens al primo anno da ds, poi tre anni più tardi i giallorossi hanno raggiunto un clamoroso secondo posto con tanto di qualificazione in Champions. Ghisolfi in quell’annata è andato via a ottobre, in tempo per costruire però quella squadra. L’ultimo è stato il primo mercato estivo del giovane ds francese (classe ’85) e il Nizza è riuscito a tornare in Europa. La Roma ha cercato da subito un profilo del genere, non hanno mai pensato ad altro. E la linea è stata in qualche modo anticipata anche da Daniele De Rossi nell’ultima conferenza stampa: “L’importante è spendere bene, non spendere tanto. E a volte è meglio puntare su giocatori non ‘big’, ma che il club può valorizzare avendo più benefici a lungo termine”.
“Più che di grandi giocatori mi piace parlare di grande squadra”, il motto di Ghisolfi che ben si sposa con la filosofia che sarà la stella polare della Roma. Anche perché, con calciatori sulla carta pronti ed esperti, con un top come Mourinho in panchina sono arrivati solo sesti e settimi posti. No a giocatori di ‘nome’, di esperienza e magari dall’ingaggio costoso. Sì a calciatori funzionali, utili, di qualità e di prospettiva, da scovare con un grande lavoro dal punto di vista dell’osservazione e dello scouting. E che abbiano fame, ha sottolineato DDR: “Per amore, per parabola di carriera, per convenienza, per l’obiettivo di arrivare al Real, l’importante è che siano affamati nell’atteggiamento”.
Ghisolfi a Lens e Nizza ha portato giocatori senza dubbio poco conosciuti, ma dalla grande resa. Ad esempio Boga, il nigeriano Moffi pagato 20 milioni che ora già vale molto di più, o ancora Seko Fofana preso dall’Udinese, ma soprattutto Openda, Clauss e Danso. Questi ultimi tre dei giovani più interessanti sul panorama europeo. Vedere gente come Lukaku e Dybala sarà difficilissimo, se non impossibile. Molto più facile calciatori come Baldanzi. È stato così anche per gli allenatori: sulla panchina del Nizza infatti c’è Francesco Farioli, profilo non così diverso da Daniele De Rossi. Per l’annuncio giallorosso bisognerà aspettare ancora un po’, ma non tantissimo. Quello del club rossonero è, invece, già arrivato al termine della partita contro il Lille: “Ghisolfi andrà alla Roma e siamo contenti per lui. Abbiamo passato bei mesi insieme e gli auguriamo il meglio”, le parole del presidente nizzardo Jean-Pierre Rivere in zona mista.
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