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Vergogna sugli spalti, interviene la polizia: lancio di pietre in campo e partita sospesa

Dopo una manciata di minuti dall’inizio del secondo tempo l’arbitro ha dovuto sospendere definitivamente la partita per il lancio continuo di pietre in campo

Un altro episodio a dir poco deprecabile è avvenuto in queste ore nel calcio. E poche ore prima quanto avvenuto in Francia all’arbitro Stephanie Frappart, costretta a essere scortata dalla polizia per il nervosismo che si è generato in campo in seguito a un gol ritenuto dubbio dall’Aris nella finale in Coppa di Grecia.

Disordini sugli spalti (Ansafoto) – calciomercato.it

Stavolta ci trasferiamo dall’altra parte del mondo, in Argentina, dove stanotte la partita è stata addirittura interrotta per i disordini sugli spalti che si sono riversari anche sul campo di gioco, in particolare nel match tra Godoy Cruz e San Lorenzo. Un match sospeso dopo appena due minuti dall’inizio del secondo tempo. Qualcosa che è già accaduto a Mendoza, sullo stesso campo nella sfida contro il Sarmiento che in quel caso si è conclusa regolarmente. Non stanotte, quando i tifosi del Godoy – col volto coperto – hanno cominciato a lanciare pietre in campo. Già nel pregara la situazione non era affatto serena, visto che all’arrivo i due pullman con le squadre all’interno erano state ‘accolte’ da una pioggia di pietre, compreso verso la squadra di casa. Inoltre, due che facevano parte della delegazione del San Lorenzo hanno addirittura riportato ferite da taglio.

Godoy Cruz-San Lorenzo, lancio di pietre in campo: l’arbitro sospende definitivamente la partita

Dopo appena 20 minuti dall’inizio della gara, alcuni ultras si sono appostati dietro la porta di Chila Gomez, portiere del San Lorenzo, cominciando appunto il lancio di oggetti e pietre. Inizialmente si è trattato però di pochissime persone, con gli altri che invece si sono allontanati prendendo le distanze in tutti i sensi. Anche i calciatori hanno provato a mediare, ma senza successo. Sono state tre le interruzioni da parte dell’arbitro in seguito al lancio di pietre, oggetti e anche pezzi di ceramica provenienti dai bagni dello stadio.

 

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Ma i disordini non si sono fermati e anzi sono proseguiti anche nel secondo tempo. E anche nell’altra curva. Perciò, dopo aver parlato con la Polizia, l’arbitro Arasa ha sospeso definitivamente la partita intorno al 51′ sul risultato di 1-1. Ora passa tutto nelle mani del Tribunale disciplinare dell’AFA, la federcalcio argentina, che definirà i provvedimenti e le sanzioni. Anche se ora si pone il problema del recupero, visto che il San Lorenzo ha già rifiutato la possibilità di giocare oggi a porte chiuse, visto che giovedì sarà impegnato negli ottavi di Libertadores.

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