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Il dramma di Guarin: “Sono alcolizzato, ero vicino alla morte”

L’ex Inter Fredy Guarin ha raccontato il suo dramma: l’alcolismo, la lontananza dai figli, il difficile recupero e il sostegno dei colleghi

“SƬ, sono alcolizzato”: l’ex Inter Fredy Guarin ammette il suo problema e rivela al mondo intero il dramma che ha vissuto e dal quale sta provando ad uscire.

Il dramma di Guarin: Sono alcolizzato
Guarin (LaPresse) – Calciomercato.it

Un lungo percorso di recupero, per tornare a poter riabbracciare i propri figli e ritrovare la propria dignitĆ . In una lunga intervista a ‘semana.com’, l’ex centrocampista colombiano racconta la sua situazione: “Quando ho lasciato il calcio, non sapevo cosa fare, non mi ero preparato un’alternativa. Sono rimasto indifeso e ho preso decisioni sbagliate”.

Guarin racconta: “La mia decisione ĆØ stata quella di aggrapparmi all’alcol, ho fatto molti errori, ho ferito molte persone, ho fatto sentire male i miei cari, la mia famiglia”. L’ex calciatore ammette di essere un alcolizzato e aggiunge: “Sono un tossicodipendente in recupero”. Quindi continua: “Quando ho lasciato i Millonarios ĆØ stato il punto piĆ¹ basso che ho toccato, sono caduto in fondo alla mia dipendenza. Avevo perso la mia dignitĆ , la fiducia dei miei cari, dei miei figli. Non potevo piĆ¹ continuare in quel modo, ho dovuto chiedere aiuto”.

Guarin e la dipendenza dall’alcol: “Ero vicino alla morte”

Guarin, che ha vestito la maglia dell’Inter dal 2012 al 2026, non nasconde nulla delle sue problematiche e racconta di avere paura della morte e della prigione, quindi aggiunge: “Ero vicino alla morte, non avevo limiti, non avevo coraggio e mi lasciavo trasportare ogni giorno di piĆ¹ in quel buco: ho toccato le porte dell’inferno”.

Guarin racconta il suo dramma con l'alcol
Fredy Guarin (LaPresse) – Calciomercato.it

Un inferno che ora piano piano si sta allontanando, anche grazie a chi non lo ha mai abbandonato. Certo, i genitori e la famiglia, ma anche i colleghi: “So chi sono i miei amici, quelli che vogliono che io stia bene. Il tempo aiuta a riconoscerli, so chi mi era vicino nei momenti peggiori.Ā Falcao, James Rodriguez, Juan Fernando Quintero, Ospina, Cuadrado, Zanetti, CĆ³rdoba. Mi sono stati vicini, altri senza dire una parola se ne sono andati: non erano amici”.

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