Caos prima del match, UFFICIALE: la Finale non si gioca

È arrivato il comunicato ufficiale da parte del club: la finale non ci sarà, tutto è stato sospeso dopo quanto accaduto tra i tifosi

È il momento degli ultimi verdetti per il calcio. Stasera è la volta della finale di Conference League che vedrà protagonista la Fiorentina, quindi sabato sera toccherà alla Champions League con il Real Madrid di Ancelotti sfidare il Borussia Dortmund.

Caos prima del match, la finale non si gioca
Pallone (LaPresse) – Calciomercato.it

Giornate cruciale per il calcio che conta, ma anche per quello giovanile: si stanno disputando, infatti, gli ultimi tornei per le rappresentative che vedono protagonisti bambini e ragazzi di tutte le età. Un momento di aggregazione e divertimento, che purtroppo può diventare anche momento di scontri e violenza.

È accaduto questo a Montignoso nel corso di un torneo giovanile dedicato ai ragazzi classe 2012. Sugli spalti, infatti, è accaduto di tutto con genitori che si sono affrontati prima verbalmente e poi anche in maniera fisica. Inevitabile lo stop al torneo e la dura presa di posizione della società ospitante.

Rissa sugli spalti, finali sospese

Dopo lo stop alle finali, il Montignoso ha voluto fare chiarezza su quanto accaduto con un comunicato ufficiale in cui spiegano la decisione presa.

Caos prima del match, la finale non si gioca
Pallone (LaPresse) – Calciomercato.it

Nella nota, il club “ci tiene a fare chiarezza su quanto accaduto nella giornata di ieri e ad affermare la propria posizione drastica e irremovibile nei confronti di ogni atto di violenza e/o razzismo che ci si manifesterà davanti”. Il Montignoso ha aggiunto che la società ha deciso di dire “basta. Dopo un episodio di violenza dapprima verbale poi sfociato in violenza fisica da parte di genitori appartenenti a due squadre ospiti al nostro torneo, abbiamo preso posizione interrompendo le finali del torneo “Aghinolfi” categoria 2012″.

Il Montignoso ha spiegato di non volersi più girare dall’altra parte: ”È il momento di isolare tutti gli individui inadatti a prendere parte ad eventi di calcio giovanile”. Per questo “da oggi prenderemo sempre posizione e mai più ci gireremo dall’altra parte, invitando tutte le Società ad unirsi al nostro gesto.”

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