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Clamoroso in Figc, scatta il commissariamento

Situazione caldissima e che potrebbe evolvere in un clamoroso commissariamento, svolta per la Figc

Il campionato di Serie A si è appena concluso, ma il clima sembra essere più caldo che mai. Al centro la questione legata alla Covisoc, che potrebbe però non essere l’unico organo soggetto al commissariamento.

Rischio commissariamento per la Figc
Gabriele Gravina, presidente della Figc (LaPresse) – Calciomercato.it

Nelle scorse ore sono arrivate le dimissioni della presidente Germana Panzironi e di tre membri su quattro della Covisoc, la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche. Decisioni che arrivano dopo l’approvazione del decreto che prevede la creazione dell’organo di controllo sui conti dei club professionistici voluto dal governo. Il ruolo svolto dalla Covisoc non è certo secondario e la situazione si preannuncia molto calda. Da una parte del tavolo di confronto c’è la Figc, colpita in modo particolare dalla nuova norma, mentre dall’altra c’è chi ha voluto questa Commissione, in particolare il ministro dello Sport Andrea Abodi.

Figc a rischio commissariamento: la situazione

Le dimissioni della presidente Panzironi e dei tre membri potrebbero avere effetti importanti sul calcio e sul campionato. La Covisoc, che da sempre opera nel perimetro della Federazione, resterà operativa fino al 30 giugno per terminare le procedure di iscrizione ai campionati.

Abodi e Gravina
Abodi e Gravina (LaPresse) – Calciomercato.it

Ma dal 1 luglio, la Figc e i club potrebbero rimanere senza un organo di controllo. Per questo, stando a quanto riferito da ‘La Verità’, non è escluso che dopo il commissariamento della Covisoc possa arrivare anche quello della Figc guidata da Gabriele Gravina. serve qualcuno che vigili sui conti dei club e sugli indici di liquidità per garantire la continuità Ma senza organo controllante queste operazioni sono impossibili. E qui entra in campo proprio la Federcalcio, che ha il compito di nominare dei nuovi membri ad interim. Qualora non lo facesse, compromettendo dunque il funzionamento dei propri organi, rischierebbe il commissariamento. Una vicenda che stanno seguendo con estrema attenzione anche la Uefa e la Fifa.

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