Intervista esclusiva a Liberato Cacace, terzino neozelandese dell’Empoli, con cui ha centrato una storica salvezza
Si è formato studiando Maldini e Grosso, di cui si è innamorato al Mondiale in Germania e nelle fasi finali della kermesse tedesca. Liberato Cacace, nato da una famiglia di origini italiane, è il primo giocatore di origini neozelandesi della Serie A. Una storia incredibile quella del classe 2000 che, grazie alla vittoria contro la Roma, ha festeggiato la salvezza dell’Empoli proprio all’ultima giornata di campionato. Parliamo di una rincorsa incredibile, molto sofferta, ottenuta anche con il lavoro dello specialista dei miracoli sportivi, ovvero il tecnico piemontese Davide Nicola. “Con lui abbiamo fatto un grandissimo percorso. La festa è durata tutta la notte, non ho dormito anche perché è difficile prendere sonno dopo una vittoria così”.
Qual è stato, secondo te, il segreto del vostro allenatore?
“Parliamo di una persona e di un mister eccezionale. È stato bravissimo a compattare il gruppo e a mettere sempre la squadra al centro. Ci ha dato forza e coraggio trasmettendoci grandi motivazioni. Dal primo giorno del suo insediamento, ci ha detto che la salvezza sarebbe arrivata all’ultima giornata. Anche perché, secondo lui, con i sacrifici i risultati si ottengono sempre”.
Come giudichi la tua stagione? Con la partenza di Parisi, hai avuto molta più continuità.
“Quando sono arrivato mi alternavo con Parisi. Lo scorso anno invece è stato mentalmente difficile perché lui giocava sempre, ma poi in questa stagione sono cambiate molte cose. Nell’ultimo mese, in particolare, mi sentivo più tranquillo perché avevo maggiore fiducia. Il mio ruolo? Come quinto mi trovo molto bene, perché posso attaccare e spingermi di più”.
In un’intervista rilasciata a Calciomercato.it, tuo padre ci ha raccontato anche delle tue fonti di ispirazione. “Sì, Grosso e Maldini sono i miei idoli. Il percorso di Grosso al Mondiale mi ha letteralmente conquistato. Quel gol contro la Germania, il suo rigore decisivo in finale…Tante, tantissime le emozioni che ho vissuto nel 2006”.
Quali sono state le maggiori difficoltà che hai riscontrato giocando in Italia?
“Sicuramente la tattica, perché qui ce ne è tanta. Tutti qui difendono, mentre in Belgio e in Nuova Zelanda ad esempio non è così”.
Una curiosità invece: qual è l’avversario più tosto che hai sfidato?
“Sicuramente Berardi. Lui in campo mi ha sempre dato molti problemi. Mi dispiace tantissimo per l’infortunio, spero quindi di rivederlo presto in campo”.
Il compagno invece con cui hai legato di più?
“Marin. Giochiamo insieme dallo scorso anno, con lui mi trovo molto bene ed è un grande giocatore”.
Il tuo giudizio su Niang: l’attaccante è stato decisivo anche in occasione dell’ultimo match“.
“È un bravissimo ragazzo, abbiamo un bellissimo rapporto. È uno che scherza molto ed un vero uomo spogliatoio. Poi dagli undici metri è fortissimo. Non ho mai visto uno così preciso e freddo”.
È vero che ti piace cucinare?
“Sì, molto. Sono uno che spazia molto, dai primi ai secondi ai dolci”.
Occhi anche sul futuro per il terzino italo-neozelandese. La sua Nazionale giocherà le Olimpiadi di Parigi, intanto diversi club hanno mostrato interessamento nei suoi confronti. Intanto ha parlato anche dell’ex compagno Baldanzi.
Le Olimpiadi?
“Vedremo, anche perché c’è un torneo nel mio Paese. Non ho intenzione di cambiare Nazionale, anche perché nell’ultima partita ero il capitano della mia selezione”.
Abbiamo parlato del tuo percorso e della tua affermazione. Ecco, quali sono invece gli aspetti da migliorare?
“Di certo e anche grazie al lavoro di Davide Nicola sono cresciuto molto mentalmente. Il mio obiettivo, adesso, resta quello di aumentare i numeri: ad esempio devo fare più assist”.
Nell’ultimo periodo hai attirato diversi interessamenti da club italiani e stranieri alla ricerca di un terzino. Come vivi questo momento?
“Non ci penso, perché sono concentrato solo sull’Empoli con cui ho un contratto fino al 2026”.
In chiusura, che giudizio dai sul rendimento di Baldanzi alla Roma?
“Ci siamo salutati in occasione dell’ultima sfida di campionato. Siamo molto amici. Io penso che lui sia perfetto per il gioco della squadra giallorossa. Va solo aspettato e gli va data fiducia”.
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