La nota diffusa dalla società ha smentito le dichiarazioni fatte dal tecnico in una recente intervista
Bufera improvvisa intorno al club a pochi giorni dalla grande festa per il traguardo raggiunto al termine della stagione. Nonostante il ritorno nella massima serie ottenuto la scorsa domenica, alcune dichiarazioni da parte del tecnico hanno generato un enorme scossone all’interno di tutto l’ambiente.
La vicenda riguarda Paulo Pezzolano, allenatore del Real Valladolid che in un’intervista concessa presso una radio uruguaiana nella giornata di ieri ha rilasciato alcune dichiarazioni poco gradite alla società di Ronaldo il Fenomeno. Il tecnico di Montevideo, oltre ad aver parlato di una possibile vendita del club e delle intenzioni del suo presidente a fronte di offerte di cui si è parlato negli ultimi mesi, ha portato alla luce alcuni episodi di xenofobia sofferti in prima persona nell’ultima stagione da parte dei suoi stessi tifosi.
A fare infuriare il club spagnolo, in particolare, sarebbe stata la seguente frase pronunciata dal tecnico: “Nella tua stessa tifoseria hai gente che ti urla ‘Sudaca, vattene in Uruguay'”. Un’espressione discriminatoria che generalmente viene utilizzata verso nativi del Sudamerica. A tal proposito, lo stesso Valladolid con una nota ufficiale ha preso le distanze dall’allenatore: “In nessun caso tocca al tecnico commentare, giudicare o informare in merito alle operazioni che riguardano la proprietà del club. Il presidente considera che la società ha già spiegato durante i festeggiamenti per la promozione alla massima categoria del calcio spagnolo che ha offerte sul tavolo e che deciderà in questi giorni in merito, sempre con l’obiettivo di di fare il bene del Valladolid e dei suoi tifosi”.
Al momento non sono stati presi da parte del club provvedimenti ufficiali nei confronti di Pezzolano, anche se l’aria che si respira non è delle migliori.
Il Valladolid ha inoltre precisato: “In questa intervista, l’allenatore ha fatto riferimenti ad episodi isolati di xenofobia che ha subito in città, attacchi che il Real Valladolid condanna pienamente come sempre ha fatto davanti a qualsiasi segno di intolleranza. Il Club è ambasciatore di questi valori e rifiuta qualsiasi opinione su possibili toni xenofobi del nostro tifo, nonché generalizzazioni negative sulla città. Gli incidenti isolati che si sono verificati non possono minimamente offuscare l’esemplare convivenza. Naturalmente, il Real Valladolid disapprova energicamente, come ha già dimostrato in numerose occasioni, ogni manifestazione di razzismo o discriminazione.
Infine, il club spagnolo ha ribadito che: “La città di Valladolid è accogliente e rispettosa, una città ‘meravigliosa’ come lo stesso tecnico assicura. Un luogo di incontro con cittadini di carattere ospitale e inclusivo, come lo sono stati i tifosi del Real Valladolid che lo hanno dimostrato nel corso di 96 anni di storia con il loro affetto a giocatori, tecnici e lavoratori indipendentemente dal loro paese d’origine”.
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