Calcioscommesse, “squalifica di quattro anni”: terremoto nel calcio italiano

Si infittisce il caso legato all’espulsione di Nicola Bellomo nella sfida playout del Bari contro la Ternana. Le ultime 

In campo il Bari ha raccolto una salvezza al fotofinish superando nel doppio confronto di andata e ritorno dei playout la Ternana. Sarà quindi ancora Serie B per i biancorossi che però in queste sono finiti sotto i riflettori per altri motivi.

Caso Bellomo, l’avvocato Di Cintio: “Rischio squalifica di quattro anni"
Giudice (ANSA) – calciomercato.it

Il calcio italiano rischia di vivere ancora un periodo movimentato: nel mirino c’è l’espulsione di Nicola Bellomo dalla panchina arrivata a margine della finale playout di ritorno Ternana-Bari. I dubbi sono cresciuti a causa di numerose scommesse proprio sull’espulsione del calciatore biancorosso. La procura Federale ha quindi aperto un fascicolo, gettando nuove ombre sul movimento.

A chiarire le possibili conseguenze di tale incresciosa situazione ci ha pensato l’avvocato Cesare Di Cintio, che è specializzato in consulenza legale sportiva. Intervenuto a ‘labaricalcio.it’ ha ammesso: “Se le indagini confermeranno la sussistenza della commissione di un illecito sportivo da parte di Bellomo, la Procura Federale potrebbe formulare una richiesta di squalifica per quattro anni e una ammenda. Allo stato dell’arte sembra potersi escludere l’applicazione di una aggravante, visto che la gara non è stata alterata e neppure il risultato del match. A livello personale, sulla base delle attuali circostanze trapelate, non appare commesso alcun reato rilevante.”

Bufera Bellomo, l’avvocato Di Cintio: “Rischio squalifica di quattro anni”

Rischio di quattro anni di squalifica quindi per il calciatore, mentre l’avvocato ha evidenziato come una responsabilità in capo al club “sussisterebbe qualora venisse accertata la responsabilità del tesserato. In quel caso la sanzione a livello sportivo andrebbe dalla penalizzazione, alla non ammissione”. 

Caso Bellomo, l’avvocato Di Cintio: “Rischio squalifica di quattro anni"
Bellomo (Lapresse) – calciomercato.it

L’avvocato Di Cintio ha quindi aggiunto: “Si tratta di una fattispecie prevista dalla norma incriminatrice che, tuttavia, può esser sterilizzata dall’adozione da parte della società di modelli di organizzazione e gestione finalizzati alla prevenzione di illeciti (ex art. 7 cgs Figc). Ciò escluderebbe la responsabilità del club nel caso venisse provata l’efficienza di suddetti meccanismi di prevenzione”.

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