La presa di posizione non è tardata ad arrivare. L’esonero è finito sotto la lente di ingrandimento: ecco cosa è successo
Con i più importanti campionati ormai terminati, a calamitare l’attenzione mediatica in questo particolare frangente sono sopratutto le voci riguardanti il toto allenatori. In Italia e all’estero – aspettando l’effetto domino riguardante i top player più in voga – sono i tecnici a far convergere le più importanti attenzioni.
Come spesso accade in questo genere di situazioni, una pedina è in grado di imprimere una svolta importante ad una serie di profili, innescando una reazione a catena immediata. Quanto successo sulla panchina del Chelsea, sotto questo punto di vista, ne è una testimonianza tangibile. Reduci da un’altra stagione sottotono, i Blues hanno sollevato l’incarico Pochettino dall’incarico di guida tecnica dei londinesi, facendo immediatamente convergere le loro attenzioni su Maresca come nuovo allenatore. Alla luce della particolare situazione economica che sta vivendo il club londinese, l’esonero di Pochettino ha fatto storcere il naso a molti.
Chelsea, esonero Pochettino nella bufera: “Non è la goccia che ha fatto traboccare il vaso”
Con i bilanci in profondo rosso, il Chelsea ha comunque deciso di avallare un altro cambio di guida tecnica. Sotto la lente di ingrandimento, almeno da un punto di vista mediatico, è soprattutto la ricca buonuscita che i londinesi dovranno corrispondere a Pochettino.
Sull’argomento si è espresso l’ex dirigente dell’Everton, Keith Wyness, che al podcast Insider Track di Football Insider si è espresso in questi termini sulla questione: “L’intera partita sarà incentrata su delle vendite immobiliari, che sono transazioni molto più grandi. Non penso che la buonuscita da corrispondere a Pochettino possa rappresentare la goccia per cui far traboccare il vaso, portando alle violazioni del PSR (regole di redditività e sostenibilità, ndr). Ci sono cifre molto più importanti in ballo e non c’è ancora chiarezza dalla Premier League sul fatto che quelle transazioni siano giuste e legali”.