Il caso plusvalenze torna a prendersi la scena con l’inchiesta della Procura di Roma sulla società capitolina e il coinvolgimento anche di Inter e Napoli
Il calcio italiano di nuovo alle prese con il caso plusvalenze. È l’inchiesta della Procura di Roma a destare allarme per le società coinvolte: oltre al club capitolino, i magistrati hanno aperto fascicoli (poi avviati alle Procure di competenza) anche su Atalanta, Inter, Napoli e Sassuolo.
‘Il Fatto Quotidiano’ è tornato a parlare quest’oggi dell’indagine affidata ai magistrati della Capitale e si è soffermato in particolare sull’informativa finale dei finanzieri del Nucleo Pef di Roma dello scorso 7 febbraio, inclusa poi agli atti dell’inchiesta sulle presunte plusvalenze fittizie della Roma.
Nell’informativa si parla di “effetti distorsivi” al bilancio societario per far sì che la proprietà non dovesse intervenire con apporti personali e che al contempo venissero osservati i parametri del Fair Play finanziario o comunque “non aggravare i risultati economici di bilancio controllati” proprio con la finalità della verifica del rispetto degli stessi parametri. Insomma, stando alle carte dell’inchiesta, la Roma avrebbe utilizzato plusvalenze che i magistrati ritengono fittizie per salvaguardare il bilancio.
Si parla di plusvalenze per un totle di 96,6 milioni di euro con operazioni messe in piedi con Atalanta, Inter, Juventus, Napoli e Sassuolo. Sei gli indagati per false comunicazioni sociali, tra i quali l’ex presidente James Pallotta, ma non l’attuale proprietario Dan Friedkin per i quali è stata chiesta l’archiviazione.
Caso plusvalenze Roma: cosa sta succedendo
Proprio i Friedkin quando scoppiò il caso plusvalenze della Juventus, chiese un’indagine interna per verificare se erano stati utilizzati comportamenti simili anche alla Roma.
Il dossier evidenziò alcune operazioni finite poi nell’inchiesta romana: oltre a quella relativa al trasferimento di Nainggolan all’Inter (con Zaniolo e Santon in giallorosso), c’è quella che ha portato Manolas al Napoli e Diawara nella Capitale con una plusvalenza di 31,1 milioni di euro per i giallorossi e 19,9 per gli azzurri.
Agli atti dell’inchiesta ci sarebbe poi anche un documento molto importante, nominato “Plusvalenze inespresse As Roma”, in cui era elencato il valore di ogni calciatore della rosa con a fianco la plusvalenza che avrebbe potuto generare se ceduto.