Riccardo Calafiori tra passato, presente e futuro dal ritiro della Nazionale: le parole del difensore del Bologna
Nel corso della stagione è stato uno dei migliori giovani. Dopo una straordinaria annata disputata con il Bologna è arrivata la meritata chiamata con la Nazionale. E da Coverciano Riccardo Calafiori ha parlato in conferenza stampa di passato, presente e futuro, lui che è seguito da tanti club, Juventus in primis.
Un anno fa a Basilea, ora qui. Cosa è successo: “Sono accadute tantissime cose, ma il miglioramento più grande è stato quello fatto dal punto di vista mentale, ho ragionato come se non fosse cambiato nulla dal Basilea alla Serie A. Mi sono impegnato tantissimo”.
Cosa ti ha dato Basilea: “Quella di Basilea non fu una scelta propriamente mia, fui quasi obbligato perché era l’unica squadra rimasta. Però dal primo giorno mi sono ricreduto, lì ho trovato quella continuità che mi è sempre mancata. Un percorso simile senza andare a Basilea? Sono successe una serie di cose e poi è andata così… non punto il dito contro nessuno. Con Mourinho all’inizio ho anche giochicchiato, poi sono andato al Genoa ed è andata male. Nel frattempo a Roma sono salite le quotazioni di altri giocatori, è emersa la possibilità Basilea e sono andato lì”.
Similitudini Italia-Bologna: “C’è qualcosa di simile con Thiago Motta: non è tanto importante in questa Italia chi occupa certi spazi, ma che vengano occupato nel modo e nel momento giusto”.
Futuro: “Non ci penso: siamo in Nazionale, vorrei godermi questa prima convocazione, ce la metterò tutta per andare all’Europeo. Vorrei concentrarmi su questo. Sono contentissimo di tutto ciò che sta accadendo, è una soddisfazione enorme essere qui, un sogno che si avvera. Interesse da altre squadre? Il segreto è quello usato tutta la stagione, ovvero non cambiare nulla rispetto all’approccio avuto fin dai tempi di Basilea, sono sempre lo stesso calciatore”.
Thiago Motta: “Sono migliorato tanto dal punto di vista mentale, in un calciatore è molto importante. Ho sempre avuto una buona personalità con la palla, ma con Thiago Motta ho esagerato. Mi ha sempre chiesto di giocare palla al piede, senza paura di sbagliare. Cerco un po’ di rubare qualcosa a tutti. Qui c’è Bastoni cerco di prendere qualcosa da lui. Lui e Spalletti sono meticolosi. Cercano di migliorarti sempre, non accettano alcun errore”.
Ritorno alla Roma: “Sul mercato non rispondo: coi miei ex compagni ho un bellissimo rapporto, sono cresciuto lì e sono stato molto bene, questo lo posso dire”.