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Allegri mette la Juventus nei guai: “Buco da più di 30 milioni”

Alta tensione tra la Juventus e Massimiliano Allegri, addio al veleno che può complicare molto i piani del club bianconero

La Juventus, a stagione conclusa, pronta a iniziare un nuovo ciclo, possibilmente vincente secondo le speranze dell’ambiente. Ma nel frattempo, il club sta iniziando a giocare un’altra partita, invero piuttosto delicata, con Massimiliano Allegri, con il quale il rapporto si è concluso in maniera a dir poco burrascosa.

Allegri, guaio da oltre 30 milioni per la Juventus
Massimiliano Allegri © LaPresse – Calciomercato.it

 

Dopo i fatti legati alla finale di Coppa Italia, con il successivo esonero del tecnico da parte della Juventus, è arrivata la comunicazione del club del licenziamento per giusta causa, a seguito dei comportamenti tenuti dal livornese a margine della gara del 15 maggio a Roma. Allegri però risponde ed intende citare la Juventus in giudizio, per ottenere giustizia. Uno scontro in tribunale è all’orizzonte, anche se la cosa potrebbe ancora essere scongiurata con una transazione. C’è comunque uno scenario di notevole rischio per la Juventus in questa situazione.

Juventus allo scontro con Allegri: il doppio rischio

A parlarne è il giornalista Paolo Ziliani, che commenta la vicenda sul proprio profilo ‘X’ e avverte il club bianconero sugli effetti pericolosi che il tutto potrebbe avere a livello economico sulla società.

Juventus, doppio rischio nello scontro con Allegri
Cristiano Giuntoli © LaPresse – Calciomercato.it

 

Se da un lato la Juventus sta tentando “un secondo colpaccio, dopo il risparmio per Pogba“, dall’altro potrebbe esporsi anche all’alea di una battaglia perdente in tribunale. Ed ecco cosa potrebbe succedere, secondo Ziliani: “Se il giudice darà ragione ad Allegri, tra lui e Thiago Motta la Juventus dovrà spendere più di 30 milioni per la panchina. A questo punto il club dovrà accantonare una somma nel Fondo Rischi, come le impongono le regole della Borsa. Con Cristiano Ronaldo, non lo fece, sentendosi al sicuro, e infatti quel contenzioso lo perse”.

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