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Ancelotti a sorpresa: “Se lo scordano, non partecipiamo”

Ancelotti torna a parlare dopo la vittoria della Champions col Real Madrid: “Dopo Everton e Napoli mi davano del bollito”

Nel giorno del suo 65esimo compleanno, Carletto Ancelotti ha concesso un’intervista ai microfoni de Il Giornale, parlando dell’ultima Champions League vinta con il Real Madrid, ma anche del futuro del calcio italiano e mondiale.

Ancelotti avvisa la Fifa: "Rifiuteremo l'invito"
Carlo Ancelotti (LaPresse) – Calciomercato.it

Il tecnico emiliano ha espresso un parere anche sulla Nazionale che tra una settimana debutterà all’Europeo, sotto la guida del CT Luciano Spalletti: “Credo che ci sia mancato il ricambio generazionale dopo la vittoria nell’ultima edizione, dunque non so davvero quali possano essere le nostre possibilità. Sono molto curioso della Germania in casa, ha una squadra interessante”. Ancelotti, poi, ha voluto fare una doccia gelata alla Fifa riguardo al prossimo Mondiale per Club: “La Fifa se lo scorda, calciatori e club non parteciperanno a quel torneo. Una sola partita del Real Madrid vale 20 milioni e la Fifa vuole darci quella cifra per tutta la coppa. Negativo. Come noi altri club rifiuteranno l’invito”.

Ancelotti infinito e quel senso di rivincita: “Dopo Napoli mi davano del bollito”

Carlo Ancelotti si gode il momento da campione d’Europa, per l’ennesima volta, in attesa di abbracciare anche Kylian Mbappé in vista della prossima stagione. Intanto, non si dimentica delle difficoltà avute in passato: “Ho superato momenti non sempre positivi, dopo l’esperienza con l’Everton ero uscito dai radar, mi davano del bollito, ero ormai vecchio. Poi a Napoli lo stesso”.

Ancelotti infinito e quel senso di rivincita: "Dopo Napoli mi davano del bollito"
Ancelotti campione d’Europa (LaPresse) – Calciomercato.it

La dimensione giusta e più adeguata a sé stesso, poi, Ancelotti l’ha trovata al Real: “Madrid è speciale. Il Milan è nel mio cuore, ho giocato e sono stato allenatore. Il Real è il Real, cosa ci può essere di meglio? C’è il rispetto della storia, che non il passato, è la storia”. Una storia a cui ha ampiamente contribuito il tecnico italiano, uno dei più vincenti della storia del calcio. E non è ancora finita.

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