Prosegue il dibattito nel mondo del calcio per i top club che accumulano debiti in serie, dichiarazione polemica
Diversi i temi di stringente attualità nel mondo del calcio, in particolare con il mercato in corso. Nel quale continuano a fare la voce grossa i club più importanti, anche se, secondo qualcuno, con condizioni che non sono le stesse per tutti e generando polemiche.
Un tema caro all’ad del Bologna, Claudio Fenucci, che nel corso di una audizione in Senato ha usato parole niente affatto tenere nei confronti delle società che ricorrono a un indebitamento eccessivo che non viene poi ripianato. “C’è già un documento nelle vostre mani, prodotto dalla Lega calcio, che spiega le criticità del movimento italiano – ha spiegato all’assemblea – A partire dalla sentenza Bosman del 1995, le società hanno perso forza negoziale rispetto ai calciatori e il sistema è esposto costantemente a perdite. Fatturiamo metà della Premier League e di conseguenza siamo meno performanti in campo. La cancellazione del Decreto Crescita ci ha fatto tornare al punto di partenza, occorrono investimenti continui. Siamo indietro sugli stati, sui diritti tv, sui controlli economici in tutto il settore. Siamo legati ai controlli da parte della Uefa, occorre armonizzare strumenti di controllo anche se i grandi club non li vedono di buon occhio. Va considerato che chi crea debito non sapendo se potrà ripagarlo, nel momento in cui utilizza risorse che non ha altera l’equa competizione. Una cosa che non può durare, non è possibile che chi non ha risorse possa competere sul mercato”. Una frecciata in piena regola alle società che utilizzano l’indebitamento compulsivo per continuare ad investire sul mercato.