Juventus, rimorso Sarri: “Fu una grande sofferenza”

Maurizio Sarri torna sul suo recente passato, ma non solo: svelata la ‘sofferenza’ alla Juventus

In una intervista al Corriere della Sera, il tecnico ex Napoli parla della sua recente esperienza alla Lazio e non solo.

Intervista a Maurizio Sarri
Maurizio Sarri (LaPresse) – Calciomercato.it

Sono passati quasi tre mesi da quando Maurizio Sarri ha rassegnato le sue dimissioni da allenatore della Lazio. Insanabile la spaccatura con il club del patron Claudio Lotito, tanto da arrivare alla decisione di lasciare la panchina, poi affidata a Igor Tudor e ora a Marco Baroni. Tre mesi dopo quell’addio, il tecnico di origini toscane torna a parlare e lo fa in una intervista al Corriere della Sera, soffermandosi anche sulle esperienze alla guida di Napoli e Juventus.

In un’estate rovente per le panchine della Serie A, Sarri non ha ricevuto proposte: “Sinceramente un po’ mi spiace, c’erano panchine libere in squadre che immaginavo potessero fare per me”. È il caso, ad esempio, di Milan e Fiorentina, che Sarri definisce “due squadre adatte a me”. E sulle strategie dei club: “Si punta sui giovani, e va anche bene” anche se “l’esperienza resta un valore, non va cestinata”.

Sarri, la Juventus e lo scudetto perso in albergo

A Napoli ha sfiorato la vittoria dello scudetto, ‘perso’ in albergo: “Ci fu un errore clamoroso, poi anche riconosciuto, di uno degli arbitri migliori, Orsato, in Inter-Juventus”. In quel momento gli azzurri si trovavano in ritiro in albergo. Sarri ha ricordato: “Uscii dalla mia stanza incazzato nero, volevo spaccare tutto, ma dovevo tirare su di morale i ragazzi”. Ma “era già troppo tardi: noi perdemmo con la Fiorentina e lo scudetto andò alla Juventus”.

Intervista a Maurizio Sarri
Maurizio Sarri (LaPresse) – Calciomercato.it

E proprio alla Juventus Sarri ha vinto lo scudetto, ma “fu un percorso di grande sofferenza, con tanto di discussioni in famiglia”. Sarri non nasconde che “da tifoso del Napoli ho fatto fatica. Non avrei dovuto lasciare il Chelsea”. Ad oggi il rimpianto di Maurizio Sarri si chiama Milan: “Ci ero andato vicino vicino e poi non mi vollero. Venne il Napoli, l’esperienza più intensa della mia carriera”.

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