Nuovo caso spinoso in Inghilterra. In vista della prossima stagione di Premier League potrebbe scattare un’altra penalizzazione: la situazioneÂ
È bastata una sola stagione di purgatorio al Leicester City per fare ritorno immediato in Premier League. Le Foxes hanno infatti vinto il campionato di Championship chiudendo al primo posto con 97 punti davanti ad Ipswich e Leeds. Un torneo lungo ed estenuante che ha però premiato lavoro e talento dei campioni d’Inghilterra 2015/16 che ora hanno tutta l’intenzione di tornare a brillare nel massimo campionato.
Nonostante l’entusiasmo dei fan, le alte ambizioni e i l’onda lunga del successo dell’ultima stagione, per il Leicester la prossima Premier rischia già di iniziare in salita. Dall’addio in panchina di Enzo Maresca, nuovo allenatore del Chelsea, al rischio penalizzazione che incombe sul club.
L’ultima stagione di Premier è stata già caratterizzata da un paio di casi spinosi come quelli di Everton e Nottingham, ed ora potrebbe essere anche la volta delle Foxes. Si apre quindi un nuovo caos in Inghilterra relativo proprio al Leicester, che ha accumulato debiti extra nelle ultime due annate.
Bufera Leicester in Premier League: caos penalizzazione
A spiegare nel dettaglio rischi e situazione del Leicester ci ha pensato ‘Football Insider’ che riporta come le volpi abbiano violato le regole di sostenibilità e redditività della federazione inglese.
Le stesse fonti affermano quindi che una detrazione di punti per la stagione 2024/25 appare ormai “inevitabile”. Inoltre dall’Inghilterra ritengono che il club sia destinato a perdere alcuni giocatori per assicurarsi di rispettare le regole del PSR. Tra questi anche Kiernan Dewsbury-Hall, che era ricercato da società del calibro di Brighton e Tottenham a gennaio.
Il club ha inoltre già confermato che Kelechi Iheanacho, Dennis Praet e Marc Albrighton verranno salutati alla fine dei loro contratti al termine del mese di giugno.
Dal punto di vista strettamente economico invece il Leicester registra perdite, nelle ultime due stagioni, per 89,7 milioni di sterline nella stagione e 92,5 milioni. Un disastro che ora rischia di costare caro.