Grazie ad un inizio sprint, la Svizzera è riuscita a sorprendere l’Ungheria imponendosi per 1-3
Fattore elvetico. Con una prestazione convincente sotto tanti punti di vista, la Svizzera ha la meglio sull’Ungheria, sorpresa dall’inizio sprint di Duah e compagni. Proprio l’attaccante del Ludogorets apre le danze al minuto 13, prima del sigillo di Aebischer al tramonto del primo tempo. Il gol di Varga al 66′, pur regalando un ultimo quarto di gara con molti capovolgimenti di fronte, non guida la rimonta degli ungheresi. Nel finale è Embolo a chiudere definitivamente i giochi.
Dopo aver rischiato di finire sotto nel punteggio la Svizzera ha il merito di sbloccare subito la gara grazie a Duah, in grado di battere Gulacsi capitalizzando un assist al bacio del di Aebischer. Dopo una revisione al VAR la rete viene convalidata e contribuisce a stappare un match che da quel momento gli elvetici incanalano nella loro direzione. Ad impreziosire un primo tempo importante ci ha pensato lo stesso Aebischer, che si fa trovare nella posizione giusta al momento giusto, sfruttando un pregevole assist di Freuler.
Nella ripresa – dopo un inizio piuttosto contratto – Varga accorcia le distanze e dà il via ad una manciata di minuti nei quali l’Ungheria dà la sensazione di poter fare male agli avversari. Si tratta di un fuoco di paglia. A sigillare il punteggio al minuto 93 è Embolo, che mette in cassaforte una partita che per la Svizzera non è mai stata seriamente in discussione. Esordio difficile per l’Ungheria di Rossi, costretta a rincorrere sin da subito in classifica.