Poco prima dell’ora di gioco c’è stato un evidente rimbrotto di Spalletti al suo attaccante, autore di una buonissima prova ma non completa
DA DORTMUND – Dopo lo spavento iniziale, l’Italia conduce 2-1 contro l’Albania in questo esordio a Euro 2024. Una prestazione di ottima qualità, al quale però manca lo spunto finale per chiuderla. E finché il risultato vede un solo gol di differenza, nessuno può dirsi sicuro dei tre punti. Per questo Spalletti resta sulle spine, soddisfatto sì ma a metà perché effettivamente manca ancora qualcosa.
Magari la fiammata di Scamacca, che ha lavorato benissimo di sponda, aprendo alla grande gli spazi per i centrocampisti, ma in zona gol poteva dare di più. Intorno al 57′ è questo che il ct gli ha detto in uno scambio di vedute molto rapido e quasi ravvicinato. Gianluca ad ascoltare, il mister a catechizzarlo dettandogli i movimenti in maniera decisa, quasi a rimprovero. Ok arretrare per vedere il gioco e servire gli inserimenti, ma poi questi vanno pure seguiti. Questo manca al giocatore dell’Atalanta, stasera e non solo: l’attacco alla profondità, all’area, con cattiveria e determinazione. Scarica e vai per fare densità, cercare il gol con insistenza e grande voglia. E chiudere questa partita.