Dopo Spalletti e Chiesa, è toccato anche a Sylvinho commentare la partita in conferenza stampa il ko contro l’Italia
Una grande partenza, ma poi l’Italia ha preso il sopravvento con la sua qualità superiore. L’Albania non riesce a tenere il ritorno degli Azzurri e finisce ko 2-1.
Nel postgara le parole del ct Sylvinho in conferenza stampa:
Subito dopo il gol del vantaggio la squadra ha sofferto: si poteva gestire meglio? “Sì, certamente, ma non possiamo dimenticare che l’Italia pè molto forte e l’Italia ha accelerato. L’Italia aveva solo una strada, vincere, quel pareggio li ha fatti accelerare.Non era semplice, peccato per non aver resistito. Se non avessimo preso il secondo la gara era un po’ come volevamo noi, giocando il calcio che volevamo. Poi dopo il loro gol è stata dura”.
Sembra un po’ preoccupato, potevate fare qualcosa di diverso? Eri un po’ deluso nel saluto ai tifosi. “Sì deluso per il risultato, non posso nasconderlo. Anche quando prepari una gara contro una squadra fortissima come l’Italia pensi di vincere. Abbianmo lavorato dieci giorni di fila per vincere o magari pareggiare, mai per perdere. Io devo ringraziare tutti gli albanesi, erano incredibili. Io ho visto degli albanesi orgogliosi, anche noi lo siamo ma è un peccato non aver pareggiato all’ultimo. È il calcio”.
Cosa ci aspettiamo ora dall’Albania? “Abbiamo sofferto tantissimo nei primi 25 minuti. Ce lo aspettavamo, è il nostro secondo Europel. Abbiamo giocatori giovani, non è semplice, ma nei primi 25 è stata molto dura. E non dimentichiamo che avevamo davanti una squadra candidata al titolo con grandissimi giocatori. Abbiamo gestito un po’ male, ma siamo rimasti in gara e potevamo pareggiare negli ultimi due minuti. La gara è stata un po’ così”.
L‘Albania poteva giocare più alta? Giocando come nella ripresa. “Il torneo è iniziato, abbiamo tre-quattro gare. Io ho visto una squadra che ha affrontato a petto in fuor. Poi devi preparare una partita, andiamo forti sul nostro avversario. Jorginho e Barella sono due giocatori di livello alto, alto, alto, palleggiano e ti entrano nel campo. Io non ho detto di giocare bassi, ma loro hanno la palla e ci dobbiamo abbassare. Se giochiamo a petto in fuori e viso aperto ti segnano 5 gol. E poi potevamo pareggiare, lo scenario sarebbe cambiato”.
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