Le parole di Davide Frattesi in conferenza stampa a tre giorni dalla partita tra Italia e Spagna a Gelsenkirchen
DA ISERLOHN – A tre giorni dalla sfida contro la Spagna, l’Italia continua a prepararsi a Iserlohn tra allenamenti e conferenze stampa. Oggi a Casa Azzurri è il turno di Davide Frattesi, titolare contro l’Albania e più volte vicino al gol all’esordio.
Il centrocampista dell’Inter ha preso la parola per parlare del momento della Nazionale e le indicazioni di Spalletti: alle 13.30 la diretta scritta su Calciomercato.it.
Stai rivendicando a suon di prestazioni la maglia, ma sei stato spesso richiamato dal ct: come mai? “La prendo bene, vuol dire che ha fiducia in te. L’allenatore vede meglio la partita, ha una visione più oggettiva, magari noi siamo presi dagli eventi e non ci rendiamo conto, lui cerca di dare una mano e darti dei consigli. Magari quando lo sono schiacciati chiede di prendere palla più basso, uscire dal traffico, stare un po’ più largo”.
Mbappe e Thuram si sono schierati politicamente, tu avresti fatto lo stesso? “Giusto che una persona si esprima e porti avanti i propri ideali, poi non ho seguito la vicenda. Nel rispetto di tutti è giusto che ognuno dica la sua”.
Giochi per assurdo più in Nazionale che nell’Inter da titolare dove segni quasi sempre da subentrato. “Sicuramente ci sarà più spazio. Non è mai facile calarsi in un ambiente al primo anno, in una squadra che ha fatto la finale di Champions. La mia gestione è stata giusta da parte di Inzaghi, ora ho avuto più tempo per imparare i meccanismi”.
Ti sei mai fatto la domanda davanti allo specchio del perché giochi più in Nazionale? “Mi dovrò mettere la maglia della Nazionale sotto quella dell’Inter (ride, ndc). È stata una gestione secondo me giusta. Le volte in cui si viene chiamati in causa bisogna sempre dare il massimo”.
In cosa ti aspetti di diverso la sfida con la Spagna? “Sicuramente avremo meno possesso rispetto all’Albania, ci sarà da essere più attento in fase difensiva, anche se poi loro si sono chiusi ed è stato più difficile creare. Dovremo stare più attenti in fase difensiva e sfruttare le occasioni che ci lasceranno”.
Tra voi interisti parlate molto prima delle partite o viene tutto automatico? Ci sono differenze tra cosa fate con Spalletti e con Inzaghi? Potete essere il valore aggiunto voi come blotto Inter? “Il fatto di essere stati insieme un anno aiuta, non c’è bisogno neache di parlarci. Un po’ come le combinazioni con Scamacca, basta pochissimo per capirci.
Cosa pensi di Lamine Yamal? Il punto di forza degli spagnoli? “Non lo scopriamo ora, ha fatto un anno fantastico, un giocatore fantastico destinato a diventare un big del calcio mondiale”.
Ti senti riposato dopo un campionato con poche partite da titolare? “La cosa stancante di fare un anno così sono i viaggi più che altro. Uno più è in campo più gioca, più prende condizione. È più un riposo fisico che mentale”.
Come passi il tempo in ritiro? C’è una cosa specifica che ti sei portato da Roma? “MI sono portato Scamacca (ride, ndc). Tanti interessi possono essere seguiti solo all’esterno di un ritiro, ma il tempo lo passiamo la maggior parte in questa sala ad hoc per noi ragazzi con vari giochi. Il dopo cena è un paio d’ore tutti insieme ma è un’ottima cosa perché lì si forma il gruppo. Magari a ping pong è nato un rapporto, con El Shaarawy non parlavo tantissimo. Vengono fuori dei bei due contro due. Evito di giocare con Scamacca, perché spara tutte le palline e non si riesce a giocare. A biliardo è forte Pellegrini, anche Bastoni, poi vedo tanti tiri a caso entrati”.
Come cambia il tuo modo di giocare qui? “Cambia più in fase difensiva, mi trovo più basso quando siamo a difendere, poi ricopro lo stesso ruolo all’Inter, non abbiamo i due attaccanti ma abbiamo due esterni che possono portare via l’uomo. In fase offensiva è uguale”.
La chiave per vincere con la Spagna? “Soprattutto in questo momento senzza troppi giri di parole la Spagna è avanti a noi, dobbiamo mettere in campo lo spirito italiano, saper soffrire e lottare, poi speriamo di poter vincere ma questo è fondamentale. Se la mettiamo sui duelli uno contro uno è difficile, altrimenti sul gruppo e il sacrificio possiamo fare una grande partita”.
Sei quello che legge meglio gli spazi senza palla, chi guardi degli italiani? Nella Spagna chi ti ruba più l’occhio? “Perrotta e Marchisio, sono i due modelli italiani che mi guardo ogni tanto per capire meglio posizioni e movimenti. Rodri è al momento il centrocampista più forte del mondo”.
Voi centrocampisti vi sentite la responsabilità di dover fare gol visto che Scamacca lavora molto per voi? “Quelle sono caratteristiche, non è una cosa che pesa ma che dà stimolo. Scamacca ha dimostrato che può fare gol in qualsiasi occasione. Sono sicuro che ce l’avrà. Dicono che manca tanto ma invece ce l’abbiamo il 9 della Nazionale”.
Marotta ti ha detto qualcosa? E Inzaghi? Questa Spagna in cosa è diversa? “Ci siamo solo salutati, poi col mister ci risentiremo. Ogni partita va rivista bene. Sul 3-0 non c’è bisogno di tenere il possesso, va bene ma non è importante. Se sto 3-0 il mio interesse è non prendere gol per non far prendere fiducia alla squadra avversaria, questa Spagna è più moderna, non ci sono quei tre fenomeni anche se sono fortissimi. È una versione più moderna e non so se è un vantaggio o meno”.
Il club rossonero può mettere a segno un colpo in mediana. Ecco il punto della…
Le ultime notizie di calciomercato legate alle due squadre: Thiago Motta e Antonio Conte aspettano…
Ecco il punto della situazione in casa rossonera, con il noto giornalista: dal futuro di…
Si riaccendono le voci di mercato su Lautaro Martinez, ultima proposta ai nerazzurri con un…
Le due mosse di mercato che possono cambiare il volto alla Serie A: Federico Chiesa…
L'infortunio di Francesco Acerbi ha consentito a Stefan De Vrij di rilanciarsi e riconquistare la…