La posizione di McKennie ha messo in stand-by la trattativa, ma la Juve non si è ancora arresa per Douglas Luiz
Bloccata, ma non ancora tramontata. Da Birmingham e da Torino, arrivano segnali concordanti sulla maxi operazione di mercato tra Aston Villa e Juventus. Come anticipato nella giornata di sabato, l’ultimo vero ostacolo allo scambio che potrebbe portare Douglas Luiz a Torino era il mancato accordo sull’ingaggio di Weston McKennie. Le richieste dello statunitense hanno provocato una brusca frenata in una trattativa che invece era stata impostata in tutti i dettagli sul fronte Samuel Iling-Junior e sulle valutazioni complessive dell’affare.
Dopo giorni di studio e di riflessioni attente, i due club sono tornati a parlarsi, nella consapevolezza che la data del 30 giugno continua a rappresentare una deadline ineludibile da Monchi, a men che non riesca a perfezionare altre cessioni importanti per rispettare i parametri imposti dalla Premier League in tema di fairplay finanziario.
Rilancio Juve per Douglas Luiz: Barrenechea al posto di McKennie
Con o senza il centrocampista texano, da cui sono attesi nuovi segnali nei prossimi giorni, le parti in causa sembrano intenzionate a non far saltare lo scambio e non vogliono lasciare nulla di intentato fino al 30 giugno. Proprio in queste ore, confermano le informazioni in possesso di Calciomercato.it, Cristiano Giuntoli ha incassato il parere favorevole del club inglese sull’inserimento di Enzo Barrenechea nella trattativa, anche se il profilo preferito era quello di Matias Soulé.
Al gradimento tecnico, dovrà tuttavia far seguito un punto d’incontro sulla valutazione del centrocampista argentino. Reduce da una stagione positiva al Frosinone, il 23enne viene valutato inizialmente circa 20 milioni di euro dai bianconeri, che non vogliono incrementare oltre i 25 milioni la cifra cash da versare nelle casse dell’Aston Villa, inizialmente fissata in 20 milioni per arrivare ai 60-70 milioni richiesti da Monchi per il centrocampista brasiliano. Vigili, ma sullo sfondo, restano le big inglesi, con l’Arsenal in testa visti gli ottimi rapporti tra il direttore sportivo Edu e l’agente del calciatore, Kia Joorabchian, che ne curava gli interessi quando era calciatore.