Spalletti alle ultime prove prima della gara contro la Spagna: la base di partenza resta la squadra che ha sconfitto la Spagna, ma qualche cambio resta probabile
DA ISERLOHN – Meno uno a Spagna-Italia. Gli Azzurri preparano il big match contro Morata e compagni, complicatissimo perché le Furie Rosse sono sicuramente più forti, ma guai a “renderli più bravi di quelli che sono”. Il messaggio e la sfida diretta anche ai giornalisti spagnoli è chiarissima: “Non sopravvalutatevi. Voi giocate bene, ma non siete gli unici”. Un messaggio chiaro a De La Fuente, ma anche e soprattutto all’ambiente italiano, squadra e stampa, ma anche tifosi.
Tutti sanno che la Spagna è più forte, anche nel ritiro dell’Italia, ma sanno anche che possono giocarsi le proprie possibilità al massimo. Come? Con l’aggressività, la voglia di andarli a prendere alti e non farli ragionare, costringendoli ad accelerare il ritmo fino a sbagliare. E abbinando ovviamente la stessa qualità nel palleggio. Un compito arduo. L’allenamento della vigilia è stato praticamente blindato, nei 15 minuti aperti ai media nessun fratino e nessuna partitella ma solo riscaldamento, prima del quale c’è stata una “riunione tecnica” sul posto, e un accenno di torello. La formazione rimane secretata, neanche la squadra la conosce ancora. In questi giorni Spalletti ha provato parecchio la stessa squadra che ha battuto l’Albania, ma con loro anche un paio di cambi che restano comunque probabili.
A partire da Gianluca Mancini e Bryan Cristante (a farne le spese Calafiori e uno tra Pellegrini e Frattesi), avanti nei possibili avvicendamenti rispetto a Darmian e Retegui che sono altre due possibilità. L’Italia avrà meno la palla, il ct lo sa benissimo e si regolerà di conseguenza. Senza indietreggiare. Jorginho e Barella sono ovviamente confermatissimi, Retegui è stato provato ma Scamacca – al netto dell’ennesima pungolata del tecnico in conferenza (“Morata corre tantissimo, lui non è pigro”) resta in nettissimo vantaggio. Di Lorenzo e Dimarco insieme a Bastoni saranno confermati anche loro.
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