La Spagna è arrivata allo stadio con sensibile ritardo rispetto all’Italia, cominciando il riscaldamento almeno 10-15 minuti dopo
DA GELSENKIRCHEN – Ci siamo. È il grande momento di Spagna-Italia, con l’attesa che da qualche ora è ormai cresciuta a dismisura. All’Arena AufSchalke la situazione è assolutamente tranquilla e le tifoserie all’esterno dello stadio hanno dato invece spettacolo cantando insieme e senza mai neanche insultarsi. Il clima è assolutamente pacifico, di enorme rispetto. Lo è tra gli allenatori, gli ambienti e i tifosi. Intorno alle 20.10 l’Italia è scesa in campo per il riscaldamento mentre la Spagna si è fatta vedere decisamente in ritardo (almeno 10-15 minuti) sul terreno di gioco, essendo arrivata anche circa 30 minuti dopo gli Azzurri. Chissà se potrà essere un fattore durante la partita.
Sugli spalti lo spettacolo è soprattutto italiano, dopo la schiacciante inferiorità nell’esordio di Dortmund con l’Albania, la vittoria stavolta è netta per i tifosi azzurri sia per numero che per calore e volume della voce. Si è notato fuori dallo stadio, all’interno nell’avvicinamento al fischio d’inizio e poi soprattutto alla lettura delle formazioni. Sugli spalti anche Gravina, Marotta e Baccin, per la Spagna il Re Felipe VI. Prima del fischio iniziale, invece, il videomessaggio di un tifoso d’eccezione come Jannik Sinner – che sta giocando il suo torneo di Halle proprio in Germania – passato sui maxischermi (come già accaduto con l’Albania): “Volevo augurarvi un grande in bocca al lupo per questo torneo, sempre forza Azzurri e forza Italia”. E poi la carica di Pellegrini: “Fatevi sentire e cantate a squarciagola”