Croazia-Italia, Darmian: “Non è tutto da buttare. E guai a pensare che basta il pareggio”

Matteo Darmian, senatore di questa Nazionale, è intervenuto in conferenza stampa da Iserlohn a due giorni dalla sfida con la Croazia

DA ISERLOHN – Due giorni alla ‘finale’ tra Croazia e Italia, in cui gli Azzurri hanno almeno il vantaggio di due risultati a disposizione su tre. Il pareggio basterebbe infatti alla squadra di Spalletti per qualificarsi agli ottavi come seconda in classifica. Ma il brutto ko con la Spagna rischia di lasciare delle scorie.

Darmian (LaPresse) – calciomercato.it

In conferenza stampa per presentare il match è arrivato Matteo Darmian, che di questa Nazionale è il giocatore più esperto (34 anni) e uno di quelli con la probabilità più alta di scendere in campo lunedì a Lipsia. Dalle 13.30 la diretta scritta della conferenza stampa del difensore dell‘Inter:

L’altra sera il ct ha detto che con la Spagna è stata una questione di gambe: state pagando i carichi di lavoro? “In questi giorni analizzeremo quanto fatto con la Spagna per non ripetere gli errori e cercare di preparare la partita con la Croazia al meglio. Per la preparazione credo che stiamo bene, ci prepareremo ad affrontare la partita con la giusta voglia e determinazione”.

Per te la condizione fisica degli avversari e il fatto che alcuni, come Brozovic, siano andati a svernare può pesare positivamente per noi? “Noi cercheremo di fare la nostra partita, di mettere in mostra le nostre qualità contro un avversario forte con grande esperienza. Oltre a Brozovic ci sono molti calciatori, ma dovremo fare la nostra partita con le nostre armi”.

Che aria si respirava nello spogliatoio ieri? “Normale che dopo una sconfitta ci sia sempre un po’ di delusione e rammarico. Potevamo fare meglio, contro una squadra comunque molto forte che ci ha messo in difficoltà. Dalle sconfitte si può imparare molto, dovremo essere bravi a imparare dalla partita con la Spagna andando in campo con la giusta determinazione”.

Può essere penalizzante avere un blocco come quello dell’Inter, che ha vinto con un certo modulo e gioca qui con un altro? Vi riuscite ad adattare? “Non credo sia un problema, tutti i miei compani hanno qualità importanti, quindi non conta tanto come giochiano nel club. Quello che dice il mister cerchiamo di trasferirlo in campo”.

Emotivamente cosa vi ha tolto e cosa vi ha dato? “Ci vuole sempre equilibrio. Dopo una vittoria non bisogna ‘esaltarsi’ troppo così come dopo una sconfitta non è tutto da buttare. Dobbiamo essere più equilibrati, cercare di imparare dagli errori e migliorare ogni giorno in allenamento e trasferire in campo la delusione che c’è stata dopo la Spagna trasformandola in energia positiva”.

Spalletti vi ha parlato dicendo che effettivamente la Spagna è molto più forte? Nel 2016 tu c’eri, da lì avete vinto solo tre volte contro le big. Vi sentite ancora tra le nazionali migliori al mondo? “Il mister ci ha detto quello che pensava. È stata una sconfitta arrivata dopo una partita non giocata come volevamo, ma dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e dimostrarla in campo a partire dalla partita con la Croazia. Altre nazionali magari hanno individualità maggiori delle nostre, ma come gruppo abbiamo valori importanti e lo vogliamo dimostrare”.

L’infortunio di Acerbi e i cambi di Spalletti ti hanno tolto spazio? “Le scelte spettano al mister, noi siamo a disposizione e facciamo il nostro meglio. Un giocatore come Acerbi fa comodo a tutti, ma ha avuto questo problema e ci sono tanti ragazzi pronti a sostituirlo e dimostrare di poterci stare in questo gruppo”.

Quanto parlate di incroci in vista degli ottavi o guardare le altre classifiche? Vi basta un punto in realtà. “Questi discorsi non si stanno ancora facendo nel nostro gruppo, è ancora presto. Ed è sbagliato pensare che abbiamo due risultati su tre a disposizione, noi andremo in campo per portare a casa la vittoria”.

Pensi di avere un’opportunità con la Croazia? “Sono scelte che spettano al mister, che saranno per il bene della nostra Nazionale. Io sono sempre a disposizione e darò il mio contributo per aiutare la squadra ad andare avanti”.

La Croazia ha tanti giocatori all’ultimo ballo e saranno molto carichi. C’è un elemento di ferocia agonistica che vi è mancato con la Spagna? “La loro voglia e rabbia deve essere anche la nostra, dovremo avere il giusto atteggiamento e la giusta determinazione per metterli in difficoltà. Abbiamo le carte in regola per farlo, la possibilità di andare avanti. Voglilamo farlo a tutti i costi per continuare il nostro percorso”.

C’eri nel 2016 e anche oggi e con la Spagna avete giocato benissimo. Cosa manca ora rispetto a quel gruppo? “Non penso sia il momento di parlare di una cosa del genere, sulle differenze, dovremo concentrarsi su noi e su quello che dovremo fare contro la Croazia, sul nostro percorso”.

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