Le parole del ct croato Dalic e di Mateo Kovacic in conferenza stampa prima del match contro l’Italia
DA LIPSIA – Dopo Bastoni e Spalletti, è stato il turno della Croazia prendere la parola in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani a Lipsia che deciderà le sorti del girone B.
Il ct Dalic è molto concentrato sulle qualità enormi che sa di avere a disposizione: “Stanno tutti bene fisicamente tranne Vida, che ha avuto un problema. Sappiamo la situazione, che non ci sono i supplementari e dobbiamo solo vincere. Solo i tre punti. Ogni altro risultato ci manda a casa, sarebbe troppo presto. Sarà una partita comunque storica. Faccio i complimenti a Spalletti per i suoi risultati e per i suoi trofei al Napoli, ha fatto benissimo. Le italiane sono squadre tattiche e domani vedremo questo. Noi sappiamo che hanno bisogno solo di un punto e cercheremo di non farglielo fare. Cercheremo di non farci innervosire, di non subire nessun tipo di provocazione calcistica. Siamo pronti”. Ma le differenze con la partenza al Mondiale sono evidenti: “Non abbiamo iniziato col piede giusto al nostro livello tipico. Prima di tutto perché prendiamo gol. Non abbiamo il Perisic del Qatar che era in forma smagliante, i giocatori sono più vecchi di tre anni, gli avversari sono forti. C’è della pressione, anche per i tifosi che sono qui e ci sostengono”.
“Ma noi dobbiamo far vedere il nostro carattere e la nostra pazienza. Con la Spagna non è il quadro reale di quella che è l’Italia, anche se la Spagna l’ha immobilizzata. Non me lo aspettavo però non è questa l’Italia vera. Io non penso che cambierà tantissimo Spalletti rispetto alla tattica, conosco il suo metodo da Napoli. A me però non interessa, mi devo concentrare sul fatto che la Croazia sia migliore. Sappiamo quanto è forte l’Italia ma anche che noi valiamo. Penso giocheranno con una formazione simile, magari cambierà un giocatore o due”.
Accanto al ct anche Mateo Kovacic: “Mi farà piacere incontrare alcuni colleghi come Jorginho, con cui ho giocato tanti anni e ho un bellissimo rapporto. Ci aspetta una partita difficile. Sappiamo il nostro obiettivo e cosa dobbiamo fare, dobbiamo cercare di farlo domani”. Per lui ma soprattutto per gente come Modric e Perisic sarà la last dance, ovvero l’ultimo torneo importante con la nazionale: “Non siamo preoccupati che sia il suo ultimo torneo. Dimostreremo che possiamo fare quello facciamo sempre. Siamo felici di avere in campo Modric, ora ci concentriamo sulla partita con l’Italia. Non pensiamo a queste cose, ma solo a questo Europeo. Siamo vecchi? Ci sono giocatori vecchi, ce ne sono un po’ ma non è importante l’età anagrafica ma come ci si sente. Non abiamo dimostrato cosa siamo in grado di fare. Poi ognuno scrive quello che vuole, ma è un onore portare la maglia della Croazia. Spalletti è un allenatore che rispetto tantissimo, ha avuto risultati fenomenali. Mi aspetto un’Italia di qualità, ci sono tanti colleghi con cui ho giocato. Con Jorginho ho un ottimo rapporto dentro e fuori dal campo”. Infine sull’esperienza in Italia: “Ho imparato tantissimo nel calcio italiano, ho imparato la disciplina, sia in campo che fuori, la tattica, la difesa. Ho imparato da tutti e tre gli allenatori che ho avuto. Mi è servito nella mia carriera, si può imparare tanto dal calcio italiano. All’epoca non ero molto bravo in difesa e questo mi è servito molto a migliorarmi”.
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