Il commissario tecnico della Svizzera Yakin lancia il guanto di sfida all’Italia in vista di sabato: “Sono gli azzurri a doversi preoccupare”
Arrivata agli ottavi di finale con relativa tranquillità, la Svizzera aspetta la sfida con l’Italia con la serenità di chi ha fatto il suo dovere. 
La Nazionale elvetica ha chiuso il girone da imbattuta, pur vincendo soltanto la gara d’esordio contro l’Ungheria per poi pareggiare con Scozia e Germania, e con grande entusiasmo: i calciatori di Yakin sentono di poter ripetere il cammino del 2021, quando arrivarono fino in semifinale, pur rispettando l’Italia.
A dare credito ad una Svizzera che non si sente affatto battuta contro gli azzurri sono le parole del commissario tecnico che alla tv ‘Srf’ lancia il guanto di sfida a Spalletti, dando appuntamento a Berlino: “Abbiamo visto attentamente la partita dell’Italia – le sue dichiarazioni – analizzando la tattica e la strategia degli azzurri. Ora approfondiremo nel dettaglio la valutazione degli avversari: non vediamo l’ora di affrontarli”.
Svizzera-Italia, l’avviso di Yakin: “Devono preoccuparsi”
Yakin poi mette in guardia l’Italia e Spalletti, mostrando grande sicurezza nei propri mezzi e in quelli della sua Nazionale. 
“Non vogliamo preoccuparci più di tanto dell’Italia – le sue dichiarazioni -. Penso che sia veroil contrario: è la squadra di Spalletti a doversi preoccupare di come giochiamo, visto che per noi tutto sta funzionando bene”. Un vero e proprio guanto di sfida lanciato da Yakin che crede nei mezzi della propria squadra e spera di poterli sfruttare per mettere in difficoltà un’Italia che nel girone ha faticato e non poco.
Intanto, il ritiro della Svizzera è stato anche turbato da un piccolo caso: il furto di tre pc dei match analyst della Nazionale. Un furto, confermato dalla Federcalcio elvetica, sul quale ora sta indagando la polizia. Ad aiutare le forze dell’ordine nel tentativo di risalire a chi ha sottratto i portatili anche le telecamere presenti nell’hotel dove alloggia la squadra in questi giorni, grazie alle quali si dovrebbe scoprire quando e chi ha compiuto effettivamente il furto.
Sul caso è intervenuto anche il portavoce della Federazione che ha spiegato che nei pc non erano presenti dati relativi ad Euro 2024, assicurando: “Se si è trattato di un tentativo di sabotaggio alla nostra Nazionale – ha detto alla ‘Bild’ Adrian Arnold – è andato male”.