Il commissario tecnico della Nazionale Italiana spiega i cambi di questo pomeriggio rispetto all’ultima partita
Pochi minuti al fischio d’inizio del primissimo ottavo di finale di questi Europei 2024 di Germania. Ad aprire le danze sarà la sfida tra Svizzera e Italia, una partita che negli ultimi anni ha saputo regalare al popolo azzurro sia gioie ma anche dolori. Un match che arriva dopo la qualificazione ottenuta all’ultimo respiro grazie al gol pareggio di Zaccagni contro la Croazia nel match che ha decretato la chiusura della fase a gironi.
L’esterno della Lazio, dato tra i favoriti alla vigilia, è rimasto però ancora una volta a beneficio di El Shaarawy. Una mossa dettata probabilmente dalla possibilità per Spalletti di ritrovarsi un esterno fresco e reduce da un grande momento a partita in corso, per spaccare eventualmente la partita in caso di necessità. Tra le altre scelte forti prese dal commissario tecnico, da sottolineare il ballottaggio vinto in avanti da Scamacca ai danni di Retegui e la presenza di Nicolò Fagioli davanti alla difesa dopo l’ottimo impatto dell’ultima gara.
Ai microfoni di Rai 1, Spalletti ha prima motivato la decisione sul centravanti: “L’ho sciolto nella direzione di Scamacca perché è stato meno in campo e dovrebbe essere più fresco. Retegui ha tirato moltissimo, è uno di quelli che ha finito con moltissima fatica addosso perché ha corso tantissimo. Credo sarebbe stato nelle condizioni di poter svolgere questa partita anche lui, però inizia Scamacca e poi si vedrà se finisce Retegui-Scamacca o se finisce Retegui da solo”.
Su Fagioli, infine, il Ct si è detto sicuro: “Raccomandazioni poche, se non quella di giocare tranquillo perché ha la qualità di poter dimostrare a tutti che può fare benissimo questo ruolo qui e che può prendere in mano la squadra della Nazionale Italiana e dirigere l’orchestra. Ormai ce l’ha dimostrato, è un po’ di giorni che siamo qui. Si è allenato bene, probabilmente con questa temperatura qui era la cosa corretta da fare e lo valuteremo dentro la partita”.