Piovono critiche pesanti sul Ct della Nazionale Luciano Spalletti dopo l’eliminazione a Euro 2024: dichiarazioni al veleno
Dalla gloria alla polvere, un anno dopo. Giugno 2023 era il mese in cui venivano giustamente celebrati il Napoli campione d’Italia e il suo allenatore Luciano Spalletti, artefice di una grande impresa. Sono passati dodici mesi e i partenopei hanno vissuto una annata in cui sono rimaste solo macerie, ripartendo da Antonio Conte. Mentre Spalletti, diventato Ct della Nazionale, è passato attraverso una parabola simile, che si è sublimata nell’eliminazione umiliante a Euro 2024 per mano della Svizzera.
Se già nelle gare del girone l’Italia era stata in enorme difficoltà, passando il turno per il rotto della cuffia con la rete di Zaccagni a tempo scaduto contro la Croazia, con la Svizzera si è visto addirittura di peggio, con una squadra che in campo non è riuscita a esprimere praticamente nulla. Zero compattezza, zero intensità, idee confuse, la Nazionale è stata fin dai primi minuti alla mercé degli elvetici, che non hanno fatto quasi nessuna fatica a imporsi meritatamente per 2-0, raggiungendo i quarti dove troveranno la vincente di Inghilterra-Slovacchia. Non c’è nulla da salvare nella spedizione tedesca e ovviamente le critiche investono tutti. In primis, il Ct.
Spalletti si è assunto le proprie responsabilità per il fallimento, ma allontanando l’idea delle dimissioni. Oggi, nella conferenza stampa del Ct e di Gravina, se ne saprà di più. Ma non hanno convinto le sue giustificazioni a fine gara. La confusione dei suoi uomini in campo è apparsa anche la sua. E i commenti sono impietosi, a dir poco.
Tra i più duri in assoluto nei confronti di Spalletti, il direttore di ‘Telelombardia’, Fabio Ravezzani, che in una serie di post su ‘X’ traccia un bilancio devastante dell’esperienza dell’Italia a Euro 2024 invitando il Ct a un bagno d’umiltà.
Sull’allenatore di Certaldo, Ravezzani scrive: “Avevo detto subito che l’entusiasmo espresso dopo Italia-Albania da giornali, tv e quasi tutti gli addetti ai lavori era fuorviante, ingiustificato e pericoloso. Incompetenti quanto Spalletti che ora massacrano. Il profeta di Certaldo ritrovi un po’ di umiltà, la smetta col calcio difficile, perimetrale, posizionale, con le supercazzole. Siamo modesti, sì, ma lui ci ha reso inguardabili”. Ce n’è anche per il presidente della FIGC Gabriele Gravina: “Anche lui dovrebbe trarre le conseguenze di due umiliazioni consecutive per il nostro calcio (Mondiali, Europei, per non parlare della vicenda Mancini). Ma pare che l’istituto delle dimissioni lui non sappia cosa sia”.
Su Spalletti, particolarmente pungente anche il parere della giornalista Rai Paola Ferrari: “Sono rimasta senza parole, mi sembrava di vedere un film horror. Solo che alla regia non c’era Dario Argento ma Luciano Spalletti”.
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