Allegri è disoccupato dopo la fine della seconda avventura alla guida della Juventus. Traballa Gravina, di conseguenza anche Spalletti
Spalletti non si dimette ed è stato confermato da Gravina, tuttavia la posizione del presidente della Federcalcio è tutt’altro che salda, con le elezioni presidenziali della FIGC del prossimo 4 novembre che potrebbe risultare decisive anche per il futuro dello stesso CT.
Ma chi, eventualmente, al posto di Spalletti? Il ‘partito’ pro Allegri sta acquisendo sempre più forza, un partito che annovera la presenza anche di Flavio Briatore. Al programma di ‘Radio GR Parlamento, ‘La Politica nel pallone’, l’imprenditore ha sponsorizzato la candidatura dell’amico livornese, fresco di burrascoso divorzio dalla Juventus.
“Per me lui sarebbe il top come commissario tecnico – ha dichiarato Briatore – Non avrebbe più la pressione tutti i giorni e poi ha una grandissima esperienza”. Briatore ha svelato di aver avuto una chiacchierata proprio con Allegri nelle scorse ore: “Ci ho parlato quando la partita con la Svizzera ancora non era finita: mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente l’Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre Nazionali, perché noi non siamo la Spagna”.
Allegri si ‘candida’ attraverso Briatore, il quale boccia senza mezzi termini l’operato di Spalletti: “Forse da parte sua c’è stata arroganza… Non è riuscito a creare un gruppo, sembrava che i giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi: giocavano a testa bassa e non capivano la posizione. Non ho compreso nemmeno la scelta di far giocare Fagioli“.
“Anche gente come Chiesa e Barella sembravano senza personalità – ha rincarato Briatore – Chiellini non era Pelè, ma non mollava e incitava i compagni, invece ora sembrava che stessero giocando una partitella di allenamento. Si può perdere, ma quello che non va bene è il modo in cui abbiamo perso: sembrava che quando l’arbitro fischiava la fine i nostri giocatori fossero contenti, quasi sollevati”.
Briatore ‘salva’ solo Donnarumma della spedizione azzurra a Euro 2024, in effetti l’unica nota positiva dell’Italia: “Non ci fosse stato lui in vena di miracoli, avremmo preso cinque gol da tutte le squadre che abbiamo affrontato. In questo momento non abbiamo giocatori di livello, invece la Francia è piena di giocatori che militano in Inghilterra, in Serie A e in altri campionati. I nostri, a parte proprio Donnarumma, non li vuole nessuno all’estero”.
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