Champions League, la big è ancora a rischio esclusione: che cosa sta succedendo e le possibile decisioni della UEFA di Ceferin. Tutti i dettagli
Nella giornata della nascita del calendario della Serie A 2024/25, tiene banco anche un caso riguardante la nuova Champions League, alla quale prenderanno parte ben cinque squadre italiane: Inter, Milan, Juventus, Bologna e Atalanta.
Il caso, non ancora risolto, è quello riguardante Manchester City e Girona, club controllati dal City Group. Il regolamento UEFA, infatti, prevede che nessun club che partecipa ad una competizione UEFA per club può, direttamente o indirettamente: detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club partecipante a un competizioni per club; essere membro di qualsiasi altro club che partecipi a una competizione UEFA per club essere coinvolto, a qualsiasi titolo, nella gestione, nell’amministrazione e/o nella prestazioni di qualsiasi altro club partecipante a una competizione UEFA per club; o avere qualsiasi potere nella gestione, nell’amministrazione e/o nell’esecuzione sportiva di qualsiasi altro club che partecipi a una competizione UEFA per club.
Secondo quanto riportato da ‘elgoldigital’, inoltre, le due società potrebbero fare affari anche in sede di calciomercato, complicando ulteriormente la situazione. Il calciatore in questione è James McAtee, centrocampista classe 2002 di proprietà del Manchester City che potrebbe passare al Girona.
Champions League, caso Girona-Manchester City: cosa succede
L’eventuale trasferimento di McAtee sarebbe sotto osservazione da parte della UEFA. Stando al portale spagnolo, l’affare potrebbe mettere ancora a rischio la partecipazione dei club alla prossima Champions League, in quanto non consentito tra due società controllate dalla stessa proprietà.
Una delle richieste della massima organizzazione europea, infatti, è che non ci sia un intervento diretto tra le due società controllate dallo stesso gruppo. Per il momento, però, il City Group e Girona e Manchester City non sembrano intenzionate a rispettare tale condizione. Si attende ora l’eventuale decisione della UEFA.