L’ok dell’UEFA ha riscritto la storia della prossima Champions League: il verdetto cambia le cose in vista della prossima stagione
Siamo ancora alle prese con Europei, Copa America e, in generale, con le competizioni per le Nazionali. E poi, dopo qualche giorno di meritato riposo, sarà tempo di ritiri e si entrerà nel vivo della preparazione di tutti gli impegni della prossima stagione. I calendari congestionati saranno un fattore per chi ha ottenuto la tanto ambita qualificazione alle coppe europee, ma c’era chi rischiava di restare fuori nonostante il verdetto del campo.
Stiamo parlando del Girona, che ha giocato una Liga straordinaria e attesa da ben pochi tifosi a questi livelli, tanto da portare gli spagnoli a strappare un posto per la coppa dalle grandi orecchie nel 2024/25. Il grande lavoro tattico e sul campo, però, rischiava da essere oscurato da una specie di conflitto di interessi con il Manchester City.
Per chi non lo sapesse, infatti, i due club hanno entrambi la stessa proprietà, il City Football Group, per cui l’Organo di Controllo Finanziario per Club della UEFA ha aperto un procedimento contro le due società e si è presa del tempo per decidere il da farsi, in modo da garantire la totale regolarità della competizione, ancor di più in un anno di svolta in cui inizierà anche il nuovo format.
Dopo tante settimane di rumors e tensioni, anche quando ancora non era arrivato il verdetto del campo, la UEFA si è espressa ufficialmente e ha dato l’ok al Girona per l’ammissione alla prossima Champions League. Il conflitto con la regola della proprietà multipla di club prevista dall’articolo 5 del Regolamento UEFA sulle competizioni per club è stato, quindi, agirato dall’opera diplomatica del gruppo e dei due club che sono riusciti a dimostrare di poter rispettare a pieno il regolamento.
Ciò è stato possibile perché con il tempo sono cambiati diversi investitori interessati e nessuno è coinvolto nello stesso momento nelle due realtà calcistiche, nell’amministrarli e dunque neppure sui risultati sportivi ottenuti e il comportamento dei tesserati in campo. Insomma, se dovessero sfidarsi, nessuna delle due avrà un atteggiamento diverso rispetto a qualsiasi altro avversario.
Di sicuro, era un verdetto importante in vista della prossima stagione, e chissà che non toccherà a un club italiano sfidare il Girona nella sua storica campagna europea.
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