Scelte sbagliate, se non incomprensibili e comunicazione del tutto sbagliata: l’Europeo di Spalletti è stato un totale disastro
Spalletti rimane al suo posto, almeno per il momento. Così come Gravina, che intanto ha anticipato a novembre le elezioni alla presidenza della FIGC. Un modo per complicare la messa in campo di un vero antagonista a lui? Può darsi, anche se c’è chi parla di un suo possibile passo indietro in favore di Abete. Insomma, il nuovo che avanza…
Tornando a Spalletti, si fa davvero fatica a trovare un suo. Si contano sulle dita di una mano, del resto all’Europeo ha palesato un’inadeguatezza al ruolo di selezionatore che nessuno si aspettava. Una inadeguatezza al ruolo e una comunicazione del tutto sbagliata, fatta di scuse una dietro l’altra con annesso scaricamento di responsabilità sui calciatori. Non a caso, con alcuni di essi – tra di loro ci sono nomi importanti – il rapporto non è decollato o si è decisamente incrinato.
Spalletti va esonerato? Probabilmente sì, perché mai e poi si dimetterebbe rinunciando ad altri due anni di contratto (3 milioni l’anno) e accettando di uscire di scena dopo una figuraccia simile. che rappresenta anche una grossa macchia nella sua ottima carriera. Una macchia cancellabile solo con un risultato importante al prossimo Mondiale, ammesso che ci si qualifichi. Mettendoci nei suoi panni, anche noi faremmo fatica a mollare tutto andando via da perdenti. E, in sostanza, da unici capri espiatori.
“Bastava mettere i giocatori nelle loro posizioni”. A ‘Sky Sport’ Caressa è riandato giù pesante nei confronti di Spalletti, accusandolo di aver sbagliato anche la preparazione, nella fattispecie quella degli interisti: “Era partito bene dicendo ‘c’è il blocco Inter e lo ripropongo’ – ha sottolineato in studio il telecronista – Il problema è che poi ha sbagliato la preparazione fisica”.
“Dovevano fare solo recupero, invece li hanno ricaricati e quindi si è ritrovato gli interisti che non giocavano da un mese perché lo scudetto lo avevano vinto prima – ha sottolineato Caeessa – Non ha calibrato bene la preparazione e se li è ritrovati un po’ sottotono e allora ha pensato di cambiare
In conclusione, Caressa ha messo in evidenza la confusione di Spalletti a Euro 2024: “Dovevamo giocare a tre dietro senza inventarci nulla: Darmian, Buongiorn e Bastoni; sulle fasce Dimarco e Cambiaso. A centrocampo Jorginho e non Fagioli, che è stato un colpo di teatro. Cioè uno che ha giocato dieci minuti in una stagione… Dai, siamo seri. Poi Barella nella sua posizione e non sul centro sinistra, dove avrebbe dovuto giocare Frattesi senza fargli una testa così”.
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