Finita l’era Palladino, si apre la parentesi con Alessandro Nesta sulla panchina del Monza: la conferenza di presentazione del nuovo allenatore dei biancorossi, presente anche il Ceo Galliani
Il Monza riparte da Alessandro Nesta in panchina, dopo l’addio direzione Fiorentina di Raffaele Palladino, protagonista della cavalcata dei brianzoli nei primi due anni in Serie A.
Il Ceo Adriano Galliani si è affidato a una vecchia conoscenza come Nesta, perno per diversi anni della difesa del Milan. Al fianco del nuovo tecnico, durante la presentazione nella sala stampa dell’U-Power Stadium, c’è ovviamente anche l’Ad biancorosso: “Abbiamo scelto Nesta perché dopo un’attenta analisi era il più simile al sistema di Palladino. Se una squadra ha fatto bene con uno stile di gioco, era logico secondo noi proseguire su quella strada. Era in una short list di tre allenatori, che mi ha consegnato i direttori Modesto e Franco – le parole di Galliani ad aprire la conferenza – È bravissimo e farà certamente molto bene. Anche Palladino, che voglio salutare e ringraziare, non aveva allenato in Serie A e aveva un curriculum solo nelle giovanili. Così come Sacchi: neanche lui aveva allenato in Serie A prima del Milan e qualcosina ha vinto. L’Importante è allenare il Monza”.
Galliani prosegue: “Nelle ultime settimane ho corteggiato Palladino più della mia compagna. Però Raffaele, anche giustamente da ragazzo ambizioso, voleva confrontarsi con un’altra realtà come la Fiorentina. Solo dopo ho iniziato a corteggiare Nesta, prima di sceglierlo come nuovo allenatore del Monza. Sulla Nazionale e le tematiche dopo la bruciante eliminazione agli Europei in Germania: “Di questo argomento non parlo perché sta diventando una questione politica. Per questo non voglio dire altro”.
Le prime parole di Nesta da allenatore del Monza: “È la prima volta che mi confronto con la Serie A, spero di arrivare preparato. Conosco bene il dottor Galliani ed è una grande persona. Ho visitato Monzello, lo stadio e le strutture e c’è la mano del presidente Berlusconi e di Galliani. Insieme al dottore abbiamo vinto e perso tanto al Milan, è bello e strano ritrovarsi dopo 20 anni e stavolta da allenatore. Se chiama il Monza non c’è niente da pensare: prendi e vai. È l’occasione della mia vita, ho lavorato per sfruttarla al massimo. Fare 97 punti in due anni? Ho chiamato Palladino e gli ho detto che aveva fatto troppi punti (ride, ndr)”.
Nesta sulle richieste a Galliani per rinforzare la rosa: “Ho studiato la squadra, ci sono tanti giocatori di talento. C’è un gruppo solido di esperi e giovani bravi. Non ho chiesto niente, Galliani è una garanzia e mi metterà nelle condizioni migliori. Insieme ai direttori stanno cercando di costruire una squadra all’altezza. Se ho parlato con Paolo Maldini di Daniel? Non ho sentito Paolo, altre questioni spettano alla società e ai procuratori”. Sugli esempi da allenatore: “Sulla gestione prendo spunto da Ancelotti, Eriksson e Zeman, tutte persone che mi hanno trattato bene e hanno tirato fuori il meglio da me stesso”.
Restando al mercato, tiene banco ovviamente il futuro di Andrea Colpani: “Non c’è nessuna trattativa in corso con la Fiorentina e con nessuna squadra – chiosa Galliani sul futuro del fantasista ex Atalanta – Al momento questa è la realtà. Colpani è un nostro giocatore, adesso è inutile parlare di mercato perché mancano quasi due mesi”. Su Colpani interviene anche Nesta: “Ha avuto una crescita clamorosa negli ultimi anni, è molto importante e può fare sicuramente la differenza. Il mercato però lo fanno Galliani e i direttori: vedremo cosa succederà. Per il momento è un nostro giocatore e pensiamo solo ad allenarsi nel migliore dei modi durante il ritiro”.
Galliani risponde così invece sui rumors in merito a Szczesny, in uscita dalla Juventus: “Non esiste nessuna trattativa. Poi ci sono delle chiacchiere che si fanno con direttori sportivi e addetti ai lavori, ma per quanto riguarda Szczesny ripeto che non c’è nessuna trattativa in corso“. Infine sulle possibili mosse sul mercato nel reparto offensivo: “Se Maldini ritorna? Siamo alle suggestioni e non a una trattativa, quindi vediamo. In attacco siamo in tanti, è partito Valentin Carboni che è tornato all’Inter e non sappiamo cosa succede. Ci sono sette giocatori per tre ruoli, numericamente siamo coperti in tutti in tutte le posizioni del campo. Il problema eventualmente è di qualità e non numerico: se partirà qualcuno, allora penseremo eventualmente a come sostituirlo”.
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