La Uefa torna a scagliarsi contro il calcio italiano: colloquio tra Ceferin e il ministro Abodi in cui si è stata minacciata l’esclusione dalle coppe
Una ‘minaccia’ dopo l’altra, una questione da risolvere dopo l’altra con la Uefa che torna a mandare messaggio non proprio concilianti al nostro calcio. Da Nyon infatti fanno arrivare di nuovo delle nubi che non sono propriamente incoraggianti per le squadre italiane in un momento storico che resta di intensi cambiamenti, di passaggio, di movimenti soprattutto politici. Nelle scorse settimane si è parlato e discusso parecchio dell’agenzia governativa per il controllo dei conti dei club voluta dal ministro Abodi che ha fatto storcere il naso un po’ a tutte le altre parti in causa.
E ora c’è di nuovo in campo il ministro dello Sport, che stavolta si trova a recepire il messaggio del presidente Uefa Aleksander Ceferin. A svelare il retroscena è stata ‘La Repubblica’, il colloquio sarebbe avvenuto il 29 giugno a Berlino in occasione di Svizzera-Italia. L’oggetto del contendere è l’emendamento Mulé, il decreto Sport e istruzione che prevede l’autonomia delle leghe dalla Federcalcio, oltre al diritto per la Serie A di avere parere vincolante sulle delibere della Figc che la riguardano e la possibilità di ricorrere contro la giustizia sportiva direttamente al Tar del Lazio. Un emendamento che per la Uefa è irricevibile. “Se passerà il testo così com’è scritto ora, dovremo escludere le squadre italiane dalle coppe europee”, la minaccia del presidente Uefa Ceferin al ministro Abodi.
L’emendamento dovrebbe andare in approvazione oggi, anche se il Governo assicura che è stato profondamente riformulato. Il problema c’è, va trovata la soluzione, un punto d’incontro. Se ne sta parlando negli ambienti federali così come nel consiglio di Lega, considerando anche che – si legge ancora – l’emendamento in questione è stato voluto e portato avanti soprattutto da Claudio Lotito e avallato dal Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, ma senza l’ok di tutti i club. Ceferin è stato quindi drastico: “Rischiate la procedure d’infrazione e saremo costretti a escludere le squadre italiane dalle Coppe europee”.
Da tempo la Serie A reclama la sua autonomia sulla scia di quanto accaduto con la Premier League, che si è staccata dalla federazione. Il testo originale prevedeva di demandare la totale autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale alle leghe, oltre appunto al diritto per la Serie A di avere parere vincolante sulle delibere della Figc. La Federcalcio, quindi, sarebbe privata della sua autonomia decisionale e per la Uefa non è accettabile. In realtà, racconta ‘Tuttosport’, il timore dei club di Serie A più che di un’esclusione (il cui procedimento resta molto complicato nei fatti) è per i rapporti con l’Uefa e le possibili conseguenze di una tensione col principale organismo calcistico europeo. Acuito anche dall’aver bypassato l’approvazione dei club con l’accelerata arrivata direttamente per mano di Lotito.
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